10 febbraio 2010

Angelo Troi, Segretario SIVeLP, scrive a proposito dell'accordo sulla rabbia in Veneto-

Scrive Angelo Troi, Segretario Nazionale SIVeLP:

Caro Corrado, leggo il tuo post che parla dell'accordo sulla rabbia, e siccome l'argomento viene ripreso in varie sedi, vorrei approfondirlo.

Mi pare innanzitutto che sulla questione occorra valutare in modo complessivo, per ristabilire i termini corretti. - la profilassi rabbia in Veneto è un’emergenza in cui tutta la categoria è chiamata a rispondere nel modo migliore e più rapido possibile. Il primo caso in Veneto risale a metà novembre.


- la veterinaria privata è stata quindi sollecitata a dare il proprio contributo al piano di profilassi. Dopo numerosi colloqui con i rappresentanti della Categoria, la Regione ha proposto un contributo di cinque euro netti a pubblici e privati, demandando ad un comunicato stampa, il 16 dicembre, le priorità per i meno abbienti ed i randagi.


- Il Sindacato ha seguito la trattativa (non siamo ovviamente noi ad avere potere di spesa) e si è giunti alla proposta di un contributo regionale ad una tariffa di 20 euro. Il veterinario riceve venti euro dal proprietario e 6,20 dalla Regione, per un totale lordo di 26,20 euro, non molto distante dai 30 proposti dallo studio FNOVI, citato dall’Ordine di Padova. (una riduzione quindi del 13%)


- dobbiamo dirlo: la Regione Veneto ha disatteso gli impegni formalmente assunti il 16 dicembre.


- per i liberi professionisti si è comunque raggiunto un incremento sia dell’incasso lordo che dell’afflusso di clientela, nonché di immagine professionale.


- l’accordo non è stato “selettivo” verso questo o quell’altro veterinario: tutti i professionisti sono ammessi al contributo regionale, senza distinzioni o amicizie che troppo spesso abbiamo visto in altre contrattazioni. Non ci sono vincoli o pastoie burocratiche, e abbiamo dimostrato che l’intervento dei liberi professionisti è efficiente ed economicamente valido per tutti


- non tutto è soddisfacente, vero. Certi aspetti non ci piacciono: il contributo per l’ASL non ha senso, la comunicazione pubblica ha un sapore sgradevole di serie A e B, peraltro percepito inversamente da parte della nostra clientela. Ma ci sono molti altri aspetti che invece inducono a sperare in un futuro sempre più in direzione di una veterinaria libero professionale operativa ed una pubblica dedita unicamente ai controlli, un panorama che garantirebbe i cittadini sia sul fronte della professionalità che su quello della spesa pubblica. Stiamo lavorando per questo.


Grazie per l'attenzione, Angelo Troi- Segretario Sivelp


Grazie Angelo per la precisazione. Certamente 6 euro e 20, su 20 euro, cambiano molto, e devo dire che nel mio post non ne ero a conoscenza. La mia disapprovazione è soprattutto rivolta agli Ordini, che secondo me queste cose non dovrebbero farle. Posso pure capire che un sindacato o un'associazione privata le faccia, ma con che coraggio poi gli Ordini potranno criticare il sottoprezzo quando poi lo praticano loro?

Gli Ordini non dovrebbero occuparsi di tariffe, porta a loro e a tutti solo danno.
Ho anche letto in questi giorni diversi commenti sulla questione, e mi pare che si vada verso un piano anche peggiore, quello del "tutti contro tutti". Vorrei che se ne uscisse. So già cosa direbbero le parti: "non siamo stati noi ad iniziare".
Chiedo che si faccia uno sforzo da parte di tutti per arrivare a rapporti diversi. Certo occorre che si rinunci ad una pretesa egemonia da parte di qualcuno su altri, per essere chiari: ANMVI e FNOVI non possono pensare di non considerare le altre realtà, di non ascoltarle, di censurarle. Non è così che si va.

Se ne uscissimo con un clima un po' più svelenito, questo sarebbe il risultato migliore. Occorrono pompieri e pontieri, ma sono convinto che ci siano, basta cercarli, e sicuramente la tua attitudine è questa, e va apprezzata. Speriamo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

SE IL PONTIERE E' TROI SIAMO SPACCIATI PER EURO 10.000 E UN SORRISO EDRL SIVEMP FIRMA E SCRIVE QUALUNQUE COSA

corrado colombo ha detto...

Pubblico questo commento anonimo giunto, anche se non è che lo comprenda perfettamente, c'è un errore che lo rende in parte criptico. Non so se lo capisco e penso di non condividerlo, ma non censuro. Segnalo comunque l'articolo "Vetev e trasparenza", sulo sito sivelp.it. Mi pare importante.

Angelo Troi ha detto...

L'anonimo si sbagliava. In Veneto la campagna di richiamo vaccinale è stata lasciata ai liberi professionisti. Questo non è successo nè in Friuli Venezia Giulia, nè nelle provincie di Trento e Bolzano.Chi sa fare di più per i liberi, si faccia avanti. per ora si sono viste campagne di prevenzione in cui il libero professionista lavora gratis, ECM a caro prezzo, manuali di tutti i generi, strutture veterinarie in franchising, ma ben poco di concreto a vantaggio dei liberi.
Sbagliato anche il riferimento al contributo del Veneto per l'informatizzazione (10.000€) Spiace deludere, ma chi sta usando il programma gratuito VETEV è soddisfatto e tanti nuovi colleghi ci chiedono l'accesso. Insinuazioni fuori luogo e di basso profilo.