26 luglio 2009

Gabriella Giammanco. Soccorreteci, ma da lei.

Io sono d'accordo con il programma di governo del Cavaliere, che in sintesi potremmo riassumere in "W la figa".

Ben vengano quindi le Onorevoli come Gabriella Giammanco, a suo tempo già famosa per la storia dei bigliettini.

C'è una condizione al mio assenso al programma di Governo, e cioè che stiano zitte.

D'altronde, già il Cavaliere aveva concretamente affermato questa norma, proprio con la storia dei bigliettini. "Grazie per restare qui, ma non è necessario". Dirò di più, magari è anche dannoso.

Ora la nostra bella deputata ci prova con la veterinaria, con una proposta di modifica del Codice della Strada.

Per carità, ci ha già stupito con una serie di proposte, dalla tutela dei vegetariani a quella sugli sport invernali.

Ma questa volta il sapore demagogico è realmente stucchevole, ad iniziare appunto dalla lettera a Libero, che si lancia nel refrain di stagione: la lotta agli abbandoni dei cani, nella ricerca di un minimo pubblico che accondiscenda.

Notare bene: non sto dicendo che non esiste il problema degli incidenti che coinvolgono gli animali o quello degli abbandoni. Sto dicendo che la proposta è così tecnicamente inadeguata da rasentare la stupidità. La proposta originaria è pure stata modificata da Gianni Mancuso, che ha modificato "l'obbligo di chiamare un veterinario" con quello di assicurare il soccorso. Ma i limiti sono gli stessi.

Non ho nemmeno la forza di stare a dire quanto strampalata, staccata dalla realtà, sia una proposta simile. Non oso immaginare cosa, in un sabato notte, possano rispondermi i poliziotti alla mia telefonata sul gatto investito.

Forse nessuno ha provato a telefonare ad un Servizio Veterinario dopo le 17. Se va bene, nei casi migliori, c'è una segreteria. Ma ammettiamo pure che si attivi una reperibilità. Attualmente, i servizi veterinari hanno un'ampiezza enorme. Il veterinario reperibile (che già adesso c'è) magari è a 50 km. E poi? Che fa? Arriva, dopo un'ora, e poi? Il soccorso di un animale traumatizzato è cosa non banale. Richiede spesso esami radiologici, ecografici, di laboratorio. Chi paga, tanto per dirne una? Il proprietario? E se non c'è? L'assicurazione? Non penso proprio. Lo Stato? Ben venga, ma con questi chiari di luna mi sembra improbabile.

Introdurre i principi non basta. E' dare possibilità ai principi di realizzarsi, che è difficile.

E qui, il nostro potere politico si mostra ben lontano dall'efficienza. Come non fare nostre le parole di Ralph Waldo Emerson: "Migliore è il governo che fa meno"?

Basta. Vado a correre. Seguitemi, se volete. E' il mio ultimo giochino.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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