Il poderoso "ufficio legale" dell'ANMVI partorisce un topolino con un parere legale.
L'ECM violerebbe il principio di "eguaglianza ragionevole" tra professionisti. Se questi sono i risultati ottenuti da tale gioiosa macchina da guerra, potevano risparmiare un po' di soldi. Bastava leggere il blog. Due anni e otto mesi prima. Una roba che li fanno soci onorari dello Slow Food.
L'Avvocato Servetto, da me ripreso il 3 febbraio 2008, scriveva ben chiaramente che "tale imposizione (l'ECM, nota mia) venga a violare gli artt. 3 e 41 della Costituzione generando.....una situazione di diseguaglianza tra soggetti che posseggono lo stesso grado di aggiornamento professionale ma prodotto in maniera diversa violando altresì il principio di libertà dell’iniziativa economica privata...".
Ovviamente dico bravi ai guerrieri dell'ANMVI. Ci siete arrivati. Ma la presa in giro non ve la toglie nessuno. Forza ragazzi, che se vi impegnate la prossima volta riuscite a battere Ticozzelli..
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