15 maggio 2010

Viva lo scooter! L'intervista al Presidente ENPAV On. Gianni Mancuso.

Un piccolo commento relativo all'intervista del Presidente Gianni Mancuso alla radio del blog. A me sembra la direzione giusta, e mi piace. Non lo scrivo perchè sia stata fatta su questa piccola cosa che è questo blog, lo dico perchè penso fortemente che più c'è comunicazione, meglio è.

E' stata un'intervista peperina, con il tono giusto, e scorre bene ascoltandola.

Alcune note:

- la riforma della struttura. Il Presidente ENPAV dice che per adesso ci sono ancora molti Colleghi legati alla vecchia modalità di contatto dell'Ente, tramite il Delegato provinciale. Questo magari avviene nelle province dove il rappresentante è più attivo, ma i tempi dovrebbero essere maturi per una riforma strutturale di questa organizzazione. Nemmeno potevamo aspettarci che il Presidente ENPAV si esprimesse diversamente in tale sede, ma i professionisti devono premere affinché si cambi questo modello. Personalmente sarei per un'elezione diretta del CdA tramite voto diretto e riduzione a regionale dei delegati. Tanto, non è che adesso i delegati si mettano a votare diversamente da come vota il CdA. Quindi, perché continuare a mantenere in piedi un modello provinciale? La base regionale consente un miglior controllo, se devi convincere a votare in un modo 11 delegati, puoi farlo, se ne devi convincere 51 non ci riuscirai mai. Il meccanismo provinciale è non solo inerziale, è paralizzante.
Ovviamente ci sono particolari tecnici da mettere a punto, ma continuo a ritenere che una riforma debba andare in questo senso. E Gianni Mancuso non ha detto "no", ha detto "non ora". Ma sono convinto che se la categoria premerà in questa drezione, si cambierà.

- la riforma recentemente approvata. Ovviamente Gianni Mancuso dice "se saranno necessarie delle correzioni, si vedrà nei bilanci di previsione e deciderà chi amministrerà in quel momento". Il momento economico non è così semplice, e non possiamo chiedere previsioni impossibili. Ma esiste la possibilità che i tagli fatti non siano sufficienti, ed in questo senso mi pare che il miglior consiglio da dare ai Colleghi sia di interessarsi per tempo e provvedere. Mi pare utile che si usi la simulazione sul sito ENPAV, dove vedete cosa succede alla vostra pensione, decidendo magari di aderire alla pensione modulare. Con tutte le critiche che si possono fare, occorre comunque riconoscere il puntuale adeguamento del sito e la sua funzionalità. Registrarsi è cosa semplice e utile. Fatelo.

- la pensione modulare. Per chi, come me, ha pagato in lire e incasserà in euro, è un piccolo pannicello, ma importante, C'è un audio un po' faticoso, ma potete ascoltare anche una relazione del Direttore generale, la Dott.ssa Giovanna Lamarca, che vi aiuta a capire

- il reddito dei veterinari. Ho telefonato al Collega che mi ha mandato l'sms in diretta "sono a reddito zero da due anni", e anche il Presidente ha citato la forte presenza di Colleghi a reddito zero. Non è evasione, è vera e propria povertà, è il grande problema della categoria, la sottooccupazione. Se non ci ricordiamo costantemente di questo aspetto della professione, lavoriamo nella direzione sbagliata. Dobbiamo ricordarla quando parliamo di università, di farmaco, di riforme. Stiamo parlando di vite delle persone, di situazioni di disagio, e non solo. Il Collega mi parlava di Presidenti di Ordini che fanno lavorare in nero, per 300 euro al mese, giovani Colleghi. Vergogna a chi pratica questo sfruttamento. Dovrebbe essere, questo sì, motivo di sanzione disciplinare.

- un nuovo modello di comunicazione. Per troppo tempo la veterinaria ha sofferto di una mancanza di critica. Anche scomposta, anche dura, con tutti i possibili sbagli, la critica è fondamentale, ti fa riflettere e ti aiuta a crescere. Anni di Pravda veterinaria hanno abituato le nostre piccole istituzioni a dire qualsiasi cosa senza contradditorio, hanno fatto pensare loro che "rispondere significa abbassarsi", e non è così. Questo blog ha pochi meriti, ma uno è stato quello di mantenere acceso il lumicino della critica anche in anni in cui non era così semplice, e adesso a quel lumicino forse qualcosa cresce. Poco, ma cresce. Gianni Mancuso, ovviamente come politico abituato a fiutare l'aria, queste cose le ha capite, e sono certo che non solo io l'ho apprezzato.
Ben venga lo scooter, Presidente! L'aria è molto più fresca, e piace a tutti, vedrai.

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