Mi scrive un Collega:
"Caro Collega, (...) vorrei, da presidente d'Ordine, provare a rispondere alla tua prima domanda:
la nostra è una democrazia rappresentativa (anche in ambito ordinistico!), noi eleggiamo i nostri rappresentanti provinciali che a loro volta eleggono un presidente provinciale che, con gli altri presidenti provinciali, elegge il comitato centrale della Fnovi e, al rovescio, le decisioni della Fnovi ed ogni centesimo speso sono comunicati al presidente provinciale che dovrebbe darne notizia durante le Assemblee provinciali a tutti gli iscritti.
Aldilà della teoria il bilancio è pubblicato sul sito nella parte riservata agli ordini. Molto è cambiato in questo senso con l'avvento di Gaetano Penocchio, i bilanci erano prima decisamente "fumosi" ora il bilancio è certificato da un'agenzia di certificazione indipendente, negli ultimi due anni è stato affiancato da un bilancio "etico" (mi pare che si chiami così ma vado a braccio) in cui aldilà dei numeri si dice cosa voglio fare dei soldi in concreto. E' tutto alla luce del sole e interessante da leggere, il fatto che sia in un'area riservata del sito può essere una scelta non condivisa ma comunque corretta."
Caro Collega, grazie per l'intervento. Non avevo dubbi sulla correttezza formale della non pubblicazione. Dico che non è corretta sostanzialmente. Siccome i soldi sono degli iscritti, non "degli Ordini", gli iscritti dovrebbero avere pieno, completo, diretto accesso ai dati di bilancio.
Ciò che dici conferma cosa io sostengo da molto: la FNOVI rappresenta gli Ordini, non i veterinari, E' sottile, ma la differenza c'è.
Grazie sincere per l'intervento. Ho passato 9 anni in un Ordine, e so che l'impegno della stragrande maggioranza è genuino, anche se il sistema è mal congegnato e ne rovina l'esito finale.
corrado
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