20 settembre 2009

Tra Bondi Vet ed il Dottor House

Bello, muscoloso, biondo, mascella volitiva, simpatico, sempre di buon umore, tutte le diagnosi perfette, nessuno protesta per il conto, tutti lo pagano, non si lamenta per le tasse, cura in modo perfetto qualsiasi animale. Fa surf, vita notturna, la chiamata notturna lo vede sorridente ed impegnato in nuove e più entusiasmanti guarigioni. Non fa terapie, fa guarigioni.

In un suo episodio per un gatto buttato in mare c'erano tre poliziotti, che presto hanno identificato la sciagurata proprietaria, che immagino sarà stata punita.

Con una faccia da picio così non puoi competere, inutile. Bondi Vet, in Italiano Veterinari a Sydney.

Qui, io so di una signora che si è trovata i cani infilzati atrocemente con uno spiedo, morti, con le cuccie bruciate dolosamente, avvelenati, fino a quando sono morti tutti i poveri animali e la forza pubblica gliel'ha detto espressamente "Mica ci muoviamo, per cose simili".

Tra il telefilm e la realtà ci passa poi la perdita di entusiasmo, la delusione, l'insoddisfazione di molti, moltissimi veterinari, che si trovano a svolgere una professione che ha molte più difficoltà di quelle di Bondi vet, ovviamente.
Eppure, se leggete i pochi siti, i pochi blog, i pochi libri dei veterinari che parlano della loro professione, mi sembra di leggere una replica bugiarda del deficiente televisivo. Tutti che giocano a fare l'amico degli animali, mica uno che parli dei problemi di ogni giorno, l'IVA o gli studi di settore o i conti che non tornano. Macchè, sono tutti suoi cloni.

La realtà non trova rappresentazione. Perché? Possibile? Quali i motivi? Tutti contenti, anche con un tozzo di pane o con la clientela che manca? Io passo in giro e vedo solo ambulatori con sale d'attesa vuoti o comunque miseri, tristi. Poi, notare, quando li fate parlare tra di loro, piangono che sembrano il Muro di Gerusalemme e le teste che ci battono contro.

Ma in pubblico, tutto va ben, madama la marchesa. Secondo me la categoria, i giovani, trarrebbero vantaggio da un blog, non oso pensare un telefilm, con un Dr. House veterinario.

La sceneggiatura potrebbe occuparsi del trovare i soldi per le tasse o per il cambio auto, o della diagnosi che non c'è ed il proprietario non vuole pagare oltre o nemmeno il dovuto. Perché, cari Colleghi, lamentarsi come dei malati di rogna quando siete in gruppo, e poi fuori imitare l'australiano?

Pensateci, tra il serio ed il faceto.

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