12 giugno 2009

ENPAV. Dove vanno a finire i soldi?

Bisogna proprio avere un po' di tempo, ma secondo me è interessante.
Sono andato a curiosare nei bilanci e documenti dell'ENPAV, che ovviamente dicono le cifre ma bisogna andarsele a cercare. E viene fuori il meccanismo consociativo, di cooptazione, che l'Ente utilizza nel suo bisogno di consenso.

Guardate le borse di studio cliccando qui. Totale erogazioni 153.000 euro, vi risparmio la somma.
Ho letto poi il bilancio preventivo 2008, altra fonte di meraviglie. Il totale a preventivo dei dati è di 300.000 euro. E già qui vuol dire che, a naso, l'ENPAV spende più in borse di studio che in assistenza a Colleghi con problemi. Del resto, lo abbiamo già visto con l'Abruzzo: un'assistenza pelosa. Ma una complessiva generosità con le borse di studio. Perché?

Molto semplice: si crea, con questo meccanismo, benevolenza da parte di Colleghi che così, almeno una volta, e magari un po' di più, vedono entrare qualcosa a fronte di una vita di contributi.

Una benevolenza diffusa: circa 200 iscritti all'anno che così hanno un contentino, il gelato per i figli.

Per le assistenze, invece, il meccanismo è meno importante, perché numericamente meno consistente.

Questo è un meccanismo che in fondo si manifesta in tutte le forme dell'ENPAV, dai delegati che possono fare le vacanzine con la parentela, le amanti o chi più gli aggrada, a Roma o in altre pittoresche sedi di riunione, all'istituzione di Commissioni, riunioni e gruppi di lavori con collegati rimborsi.

Insomma, ti dò il contentino per la tua condiscendenza. Smontando quello che dovrebbe essere uno dei principali meccanismi di equilibrio istituzionale: il senso di difesa, di rappresentanza degli iscritti del Delegato, che dovrebbe essere massimo. Ed invece viene attenuato o azzerato.

In quanto alle borse di studio, secondo me il meccanismo dovrebbe essere profondamente riformato. O abolito. Siamo seri, su...
Tra l'altro, sfogliando i nomi, anche alcune curiosità, ma queste ve le andate a vedere. Non mi metto poi a fare il padano, guardando la distribuzione regionale delle borse di studio, ma questo è un meccanismo che già conosciamo: i voti sono più alti al Sud che al Nord. Tralasciamo l'argomento, non responsabilità dell'Ente.

Mi sembra che in ogni caso il dato più borse di studio che assistenza sia già abbastanza.
Poi, ripeto nei bilanci ciascuno trova i motivi di critica che vuole. Dal milione di euro speso per il CdA, Assemblee e Commissioni (per il personale sono 3 milioni), ai 24.000 euro per riviste (ma che leggeranno mai?) nel preventivo 2009. Insomma, sbizzarritevi. Se vi divertirete o no, dipende da che parte state.

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