21 aprile 2009

Gli studenti. E i professionisti.

Ero nella Biblioteca universitaria della Facoltà di Veterinaria e Agraria di Torino in questi giorni. Un buon servizio, niente da dire. Cambiato un po' dai miei tempi, ora lontani. Uso di smart card, postazioni internet per la consultazione delle riviste.

Ovviamente qualche impaccio, essendo la prima volta. Ad un certo punto mi avvicino ad uno studente, era lì da mezz'ora su un computer, gli chiedo "Scusa, sai come si consultano le riviste online con questa smart card?"
Lui era impegnato su Facebook, mi guarda pure un po' stranito. "No, non ne ho idea".

Ho pure guardato la cronologia delle pagine consultate.
La più professionale che ho potuto trovare era lamotosega.com

Altro che Equine Veterinary Journal.
Mi ha risposto "Non ne ho idea". E' questo che mi lascia lì. Non che consultasse il social network. Ma che non vedesse altro.
La disaffezione verso il proprio lavoro, anche futuro, è una delle prime strade storte che si possono intraprendere.

Non imboccatela mai, cari studenti. E Colleghi, purtroppo. Anche se sembra affermazione deamicisiana, è uno dei primi trucchi della professione. Deve piacervi, dovete coccolarla, dovete pure distrarvi. Non potete sempre solo visitare cavalli, magari interessatevi anche della politica veterinaria, scrivete un blog, fate qualsiasi cosa. Ma mantenete viva la vostra passione.

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