Stavo aspettando le solite dichiarazioni. Sono arrivate: mangiate carne italiana, noi siamo i migliori. Nessuna amministrazione usa l'autoelogio, noi si. Sempre. Perchè?
Inizia Aldo Grasselli, che all'ANSA dichiara si lancia ad elogiare la rete dei veterinari pubblici e i controlli pubblici della nostra carne.
Al solito, affermazioni apodittiche, senza nessun senso scientifico. Io affermo, diversamente da Grasselli, che la rete di Liberi Professionisti italiana operante negli allevamenti (e nei macelli a fare l'ispezione) è la migliore del mondo e che è l'unico baluardo contro la diffusione della pandemia. Tanto, qui ognuno afferma ciò che vuole, uno in più, uno in meno.
Come al solito, tranquillizzare. E a me non sembra la migliore strategia possibile. O meglio, preferirei una risposta scientificamente valida e comunicativamente non impostata sul solito tono.
Che mangiando la carne non ci siano problemi, è un fatto assodato. Il miglior documento che si può leggere è quello del CDC, ma anche quello dell'ANSA spiega chiaramente i fatti.
Insomma, sembra che Grasselli non abbia capito che il problema è il salto di specie, non il suino.
L'influenza suina è un virus umano, questo è il problema.
E ci sono stati casi a New York. E Città del Messico. Non so se rendo l'idea. Città da 10 milioni di abitanti.
Io eviterei quello che rischia di sembrare un volersi approfittare della situazione per "farsi belli". Non è il caso. Che ciascuno faccia la sua parte, evitando la propaganda. Siamo seri, su. Abbiamo avuto peste suina, malattia vescicolare, non è il caso, dai...
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