Che cosa è che la colpisce di più nel parallelo fra Usa e Sud Europa?
La carenza di posti lavoro. Guardo ai miei studenti e mi vengono le lacrime agli occhi. Ho sempre sognato per loro, e con loro, posti di lavoro capaci di fargli inseguire il successo ma adesso mi rendo conto che temono il futuro, non sanno se troveranno un impiego per realizzare i loro sogni. E’ una realtà che mi causa grande amarezza e che avvicina molto gli Stati Uniti alle difficoltà che i giovani hanno a entrare nel mondo del lavoro in Grecia, Portogallo e Italia. Il prezzo più alto di queste crisi finanziarie lo stanno pagando i nostri giovani".
Mi colpisce la sensibilità di un docente verso i propri allievi, la forte correlazione che sente tra il proprio lavoro e quello futuro dei propri allievi. Ho sempre pensato che nel caso delle università italiane, soprattutto delle facoltà di veterinaria, i docenti sono scellerati egoisti, tragiche figure che in nome del loro piccolo (e poi mica tanto) compenso di 30 denari sbranano i loro allievi, prima non insegnando durante gli anni di università, poi creando corsi e scuole di specializzazione dove si fanno pagare per insegnare quello che avrebbero già dovuto insegnare prima, poi creando ambulatori all'interno delle facoltà che fanno concorrenza ai loro stessi laureati.
Ce lo vedete Prescott che si mette in concorrenza con i suoi allievi? In Italia capita tutti i giorni.
Il numero folle di scuole di veterinaria in Italia (14) è una grande, tragica truffa ai danni innanzitutto degli studenti, poi dei contribuenti. Mi stupisce come in questo periodo in cui si parla di tagli agli sprechi, di sacrifici per tutti, nessuno da parte della veterinaria tiri fuori il grande risparmio che sarebbe possibile se si chiudessero dieci facoltà di veterinaria.
Il numero folle di Facoltà di Veterinaria in Italia è una truffa ai danni innanzitutto degli studenti, poi dei contribuenti
Perché la FNOVI, le associazioni culturali, i nostri deputati, così svelti a difendere gli Ordini in Parlamento non lo dicono, non scrivono ai deputati, ai Ministri?
L'ho già scritto: perché in realtà per loro il soprannumero di laureati è fonte di mantenimento.
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