22 dicembre 2010

Il Presidente Assovet, Massimo Raviola, scrive a La Stampa

Bene la lettera di Massimo Raviola a Specchio dei Tempi

Il Presidente AssoVeT (Associazione Italiana Medici Veterinari Titolari di Struttura) scrive:
«Mi riferisco alla lettera della "veterinaria ancora precaria" comparsa il giorno 16 dicembre u.s.; io sono un medico veterinario libero professionista da vent'anni, e da vent'anni lotto quotidianamente per far funzionare la mia azienda (piccola clinica per animali d'affezione), lottando soprattutto contro l'enormità di soldi che lo Stato quasi quotidianamente mi chiede per coprire i cosiddetti servizi. Ebbene, il servizio veterinario pubblico italiano (servizio assolutamente necessario ed importante per la salute umana) in Italia dà lavoro a circa 7000 (settemila!) medici veterinari, fatto che fa impallidire uno Stato come la Francia, per non andare troppo lontani, che sia come territorio che soprattutto come patrimonio zootecnico è sideralmente superiore all'Italia ma che impiega la bellezza di 700 (settecento) medici veterinari con un servizio sicuramente all'altezza.

«Forse bisognerebbe anche cercare di valutare l'effettiva utilità del lavoro che si desidera andare a fare, soprattutto se pagato con i soldi pubblici; l'etica verso noi stessi e verso il nostro Stato passa anche di qui».
MASSIMO RAVIOLA
e interessanti anche i commenti
Forse la cosa più importante che le cose si dicano, finalmente, e che si dicano compattamente, e che si smetta con la chimera della "categoria unita", unita solo ai danni dei contribuenti e della libera professione.

Tra l'altro, se vi interessa, mi si dice che verosimilmente (la lettera era anonima) la collega in questione sia una raccomandata di ferro, che il figlio lo abbia già fatto, e forse pure il mutuo, che venga pagata niente male. Insomma, comunicazione a suon di balle, nella miglior tradizione di certa veterinaria, che ingigantisce le cose quando le mette bene per trarne vantaggi sindacali e che mistifica la realtà a proprio uso.

Magari le cose iniziano a cambiare da questi piccoli passi..

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