5 agosto 2010

Questo è marketing!

Ho già scritto che secondo me l'angolo della vendita dei mangimi non è così redditizio per i veterinari, e io me ne asterrei. Anche perché prima o poi verranno fuori anche in Italia marketing come questo, che vende prodotti "solo naturali" per cani, con grande scelta e segmentazione del mercato (chi li vuole li paga anche qualcosa in più, si ricerca il cliente che sceglie, non quello che vuole risparmiare).

Mi piacciono i nomi, molto all'americana, non tristi e gufanti come i nostri (i nostri si chiamano rene, fegato, e non sono gli ingredienti, ma le malattie a cui si riferiscono). Qui si chiamano "La porchetta" o "Bistecca e zucchini", con una bella scatola, allegra, serena, commerciale, perché no.

Intendiamoci, anche indicare nei nomi la destinazione d'uso (cane adulto o cucciolo o cane anziano o simile) è una buona scelta, ma il discorso fondamentale è che i veterinari non li vedo molto portati per il marketing commerciale. A dire il vero, nemmeno in quello professionale, purtroppo...

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