"“I geni introdotti non si ritroveranno certo nelle carni del bestiame allevato con cibi geneticamente modificati”
""Quando un scienziato famoso ma anziano dice che qualcosa è possibile quasi certamente ha ragione. Quando dice che qualcosa è impossibile molto probabilmente ha torto."
La veterinaria ha spesso questa impostazione conservatrice, o "da scienziati duri e puri". Io non so se sia giusta o sbagliata, ma soprattutto mi chiedo perché.
La legge di Clarke in qualche modo dice una cosa: che l'età anagrafica è un limite, ti chiude dei panorami, l'età è un limite al rinnovamento. Il mondo della mia professione è un mondo vecchio, stantio, fatto di cinquantenni stanchi e bolsi, incapaci di accettare un ricambio. Abbiamo Ordini, Delegati ENPAV, Consiglieri di Ordini o Federazioni, la stessa ANMVI, perché no, composti da prepensionati ripetenti a vita.
Una professione che non cerchi il ricambio generazionale è destinata a morire culturalmente. Senza nuove idee, senza rinnovamento, senza cambiamento, si perde. Occorrerebbero non le quote rosa, ma quelle verdi. Un 30% degli eletti di qualsiasi associazione dovrebbe essere composto da "giovani". E con una scelta non manipolabile.
Questa sì, che sarebbe una riforma. Altrimenti per forza ti opponi al cambiamento. Sempre uguale, anche nella dolcevita. Cazzo, una volta ogni tanto mettiti una maglietta...
1 commento:
Voglio solo condividere un pensiero con i colleghi leggete e pensate:
Penso che sia ora di finirla con veterinari mal pagati. Cari colleghi, non penso siate contenti di lavorare senza nessuna tutela per meno di 5 euro lordi l’ora per altri colleghi che, nella maggior parte dei casi, hanno ottenuto la possibilità di aprire la propria strut...tura perché si sono laureati quando il Veterinario era un medico o provengono da famiglie più agiate delle vostre. Si sentono autorizzati al libero sfruttamento, avendo anche il coraggio di criticare ogni piccolo errore, a volte frutto solo di mancanza di esperienza, dovuta alla scarsa formazione pratica data dalle università italiane. Chiedo ai nostri cari direttori sanitari delle Cliniche italiane che continuano a sfruttarci come infermieri e addetti alle pulizie a titolo gratuito, spacciando questo lavoro per un “tirocinio” senza assicurazione né rimborso spese (perché troppo oneroso), riuscendo però ad assumere e assicurare addetti alle pulizie e segretarie, se riescano a dormire bene pur conoscendo l’impegno richiesto per una laurea in veterinaria e i costi sostenuti da tutti noi. Pensiamo anche a chi fa passare un lavoro a tempo pieno, prestato di fatto come lavoro subordinato, per una collaborazione professionale, negandoci tutti i diritti di un lavoratore dipendente però mantenendo tutti gli oneri della libera professione. Esempio: 60 ore settimanali di cui parte lavoro notturno e a fine mese fattura di 1300 euro. Adesso togliamo: 20% iva, 20% ritenuta d’acconto, 2% enpav = circa 900 euro Con questi pagarete: Enpav – rc professionale – corsi congressi – ordine professionale - commercialista E con quello che rimane provate a viverci.. So di non essere nessuno se non un vostro collega stanco di essere sfruttato ma vorrei solo ricordarvi il gioco della domanda e dell’offerta: se boicottiamo i distributori la benzina scende di prezzo. Allo stesso modo (a tutti chiedo di pensarci), rifiutiamo ogni offerta di sfruttamento dei nostri cari colleghi direttori sanitari e se vogliono un infermiere se lo cerchino in altro posto. Se vogliono un veterinario con titolo lo devono pagare. A chi ha bisogno di lavorare do un suggerimento: Spagna, Francia, Inghilterra, Germania cercano e pagano i Veterinari come Veterinari perciò chi cerca lavoro rifiuti l’italia e vada dove gli venga data la possibilità di vivere. Chi cerca un tirocinio o un master lo faccia all’estero (c’è sempre la possibilità di borse di studio e lavoro compreso l’alloggio). So che sembra un gran sacrificio ma io ho lavorato più all’Estero che in Italia con contratti di lavoro a tempo indeterminato. Se non facciamo qualcosa niente cambierà. Non possiamo continuare a rendere possibile il libero sfruttamento e l’arricchimento dei nostri pochi colleghi fortunati a nostre spese. Basta svenderci per turni massacranti e malpagati. Ricordate chi siamo cosa abbiamo fatto per esserlo, se non lo facciamo per noi stessi, facciamolo almeno per chi ci ha aiutato con grossi sacrifici economici per darci un futuro, per coloro che stanno male nel vedere il proprio figlio o figlia, marito o moglie etc.., insoddisfatto o ridotto ad aver bisogno di continui aiuti economici per mantenersi nella speranza che qualcosa venga cambiato. Nessuno cambierà niente se non lo faremo noi, e lamentarsi soltanto è solo un’ ipocrisia e noi non siamo ipocriti, siamo solo Veterinari.
Posta un commento