20 maggio 2009

Sventrate intere famiglie

oggi

lunedì di intensa macellazione.


Una vacca ha partorito un vitello


negli occhi la paura di nascere


il foro in mezzo il nostro contributo


a tranquillizzarlo.


Ivano Ferrari, mantovano, ha lavorato per alcuni anni nel mattatoio comunale. Non un'esperienza innocua. Il "Macello", così si intitola la raccolta di Poesie pubblicata da Einaudi è "la grande sala dove si esibisce la morte", dove animali sopraffatti entrano nella Poesia in modo diretto, non romanzato, tra tenie e trippe, in un ambiente di uomini induriti dalla necessità della sopravvivenza, o forse dell'esistenza stessa.

Animali che assurgono al ruolo di attori della grande tragedia che è la Vita, la Morte, il legame crudele con l'umano:

Dalla vasca d'acqua bollente

emerge un enorme maiale

bianco come uno spettro


che oscilla impudico fino a quando


dal finestrone il sole


accende quintali di luce.


Se siete veterinari, leggetelo. Vi ricorderà la natura delle cose di cui vi occupate, indubbiamente metafisica.
Se non lo siete, leggetelo. Uno dei più bei libri di poesia che potrete mai sfogliare. Vi ricorderà il debito che accendiamo tutti noi ogni giorno con gli animali, un debito che forse non pagheremo mai. E loro nemmeno ce lo rinfacciano.

"Macello" di Ivano Ferrari su IBS

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