30 dicembre 2011

Le strutture veterinarie e i cioccolatini. Grande beffa dell'Uovo di Colombo a FNOVI e ANMVI.


La FNOVI e ANMVI hanno diffuso in modo roboante, con presentazione al Ministero, comunicati ufficiali, circolari, articoli sui siti istituzionali, l'iniziativa di struttureveterinarie.it, una specie di raccolta delle strutture veterinarie presenti sul territorio italiano. Di per sé, non direi né bene né male di una cosa simile. Capisco la motivazione, quella di evitare una rincorsa dei veterinari agli annunci Google. In altri termini, se riesci a rendere credibile l'iniziativa, tutti sono presenti nello stesso modo e nessuno cerca un vantaggio tramite la pubblicità a pagamento via Internet.

"solo che nessuno aveva registrato 
il dominio struttureveterinarie.it 
pur pubblicizzandolo"

Nutro molti dubbi comunque sulla possibilità di rendere vincente un sito del genere: in altri settori ci sono stati già tantissimi esperimenti simili, oggettivamente finiti tutti a zero. Probabilmente si crea anche una discriminazione a svantaggio dei veterinari "itineranti", che in molti casi potrebbero invece fornire un servizio utile: magari sono più vicini e la prestazione si può erogare anche a domicilio, con maggiore comodità per il proprietario e minor stress per l'animale. Non si capisce perché questi non dovrebbero essere "pubblicizzati" nel sito.

O meglio, si capisce: un tentativo di recuperare consenso dalla parte delle strutture, per le quali ad esempio l'iniziativa Assovet potrebbe essere più appetitosa. Si avverte però il sapore che ha pervaso la veterinaria italiana negli ultimi quindici anni, quello di separare i "buoni" dai "cattivi", in base a criteri non così chiari ed espliciti. 

L'anticipazione dice che chiunque può registrare la propria struttura, e quindi mi pare si replichino le pagine gialle, il cui editore,SEAT, è in seri problemi se non vicino al fallimento. Perché quindi cercare di ripercorrere strade già battute con insuccesso dai professionisti di queste cose?

Un altro dubbio sull'efficienza del sistema mi è venuto quando mi sono accorto che pur con tutti i comunicati ufficiali, le presentazione al Ministero, nessuno aveva registrato il dominio struttureveterinarie.it. Insomma, mancava l'essenziale: il sito di riferimento.

Ma come? Abbiamo una FNOVI che spende migliaia di euro al giorno, ANMVI si presenta come una formidabile macchina da guerra, eppure fanno figure simili, e non è la prima volta: ricordiamo quella di amicopets, quella delle gabbie in autostrada che cuocevano il cane e avrebbero fatto morire eventuali ospiti, ricordiamo il pantano dell'ECM o quello dell'art.81 sul farmaco, e se ci mettiamo di impegno ne troviamo ancora altri. Una FNOVI che ci lascia perplessi con le iniziative affiancate ad aziende commerciali come il mese del cucciolo con la Purina, ultima di tante altre. Perché non lasciare queste cose ad ANMVI, che se le facciano loro, perché impegolarsi in faccende che non fanno che attirare polemiche e suscitare dubbi?

Comunque, una registrazione che io ho fatto in 10 minuti con 12 euro questi campioni non sono riusciti a farla con una disponibilità di capitale impressionante, con organizzazioni professionali, con dipendenti e consulenze. Mi sembra perfino di infierire, ma come non accusarli di essere "dilettanti allo sbaraglio"?

"dilettanti allo sbaraglio. 
Ma fosse la prima volta"

Resta il fatto che ho acquistato io il dominio e adesso chi dal sito FNOVI o ANMVI clicca sul link viene rediretto su questo blog. Una grande beffa di Modigliani per per chi annunciava pomposamente la "georeferenziazione", francamente da riderci su. Ammetto che mi diverte la cosa, anche se ovviamente non intendo porre alcun ostacolo concreto all'iniziativa. Il dominio è a disposizione della FNOVI, che mi ha già contattato tramite la gentile Avv. Maria Giovanna Trombetta, alla quale ho avanzato la mia semplice richiesta: 12,09 totali di rimborso spese sostenute e una scatola di cioccolatini per celebrare la figura da loro rimediata.

Ringrazio per il divertimento procurato a me e ai veterinari italiani, non infierisco oltre. Posterò la foto dei cioccolatini.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma chi governa la nostra categoria?

Federico ha detto...

Corrado....corrado sei un po' birbantello!!!

giorgio ha detto...

Bravo Corrado!!Bel colpo.
Le nostre federazioni hanno un lato oscuro che e'giusto che sia controllato.
Devono iniziare a pensare che le loro cariche sono impegni presi con i veterinari e sono precari come e'diventato il lavoro di libero professionista.
Se non ti arrivano le scuse, sara' giusto che arrivino le dimissioni.

Anonimo ha detto...

mitico

Anonimo ha detto...

mitico AC

Anonimo ha detto...

Devo ammettere che la tua idea è stata geniale!!!.. i miei più sinceri complimenti!!!

Alliandre ha detto...

Ciao Vet!
Sono andata per pura curiosità a vedere il sito. Ma... 20306 strutture censite e *non hanno ancora inserito la pagina consultabile liberamente dal pubblico?* E siamo ad APRILE? Ma quante sono le strutture? Ma quanto cavolo ci vuole a inserirle tute, un secolo?
Che cialtroni ridicoli, farei prima con le Pagine Gialle, anche in cartaceo :)