La FNOVI e ANMVI hanno diffuso in modo roboante, con presentazione al Ministero,
comunicati ufficiali, circolari, articoli sui siti istituzionali, l'iniziativa
di struttureveterinarie.it, una specie di raccolta delle strutture veterinarie
presenti sul territorio italiano. Di per sé, non direi né bene né male di una
cosa simile. Capisco la motivazione, quella di evitare una rincorsa dei
veterinari agli annunci Google. In altri termini, se riesci a rendere credibile
l'iniziativa, tutti sono presenti nello stesso modo e nessuno cerca un
vantaggio tramite la pubblicità a pagamento via Internet.
"solo che nessuno aveva registrato
il dominio struttureveterinarie.it
pur pubblicizzandolo"
Nutro
molti dubbi comunque sulla possibilità di rendere vincente un sito del genere: in
altri settori ci sono stati già tantissimi esperimenti simili, oggettivamente
finiti tutti a zero. Probabilmente si crea anche una discriminazione a
svantaggio dei veterinari "itineranti", che in molti casi potrebbero
invece fornire un servizio utile: magari sono più vicini e la prestazione si può
erogare anche a domicilio, con maggiore comodità per il proprietario e minor
stress per l'animale. Non si capisce perché questi non dovrebbero essere "pubblicizzati"
nel sito.
O meglio,
si capisce: un tentativo di recuperare consenso dalla parte delle strutture,
per le quali ad esempio l'iniziativa Assovet potrebbe essere più appetitosa. Si
avverte però il sapore che ha pervaso la veterinaria italiana negli ultimi
quindici anni, quello di separare i "buoni" dai "cattivi", in
base a criteri non così chiari ed espliciti.
L'anticipazione dice che chiunque
può registrare la propria struttura, e quindi mi pare si replichino le pagine
gialle, il cui editore,SEAT, è in seri problemi se non vicino al fallimento. Perché
quindi cercare di ripercorrere strade già battute con insuccesso dai
professionisti di queste cose?
Un altro
dubbio sull'efficienza del sistema mi è venuto quando mi sono accorto che pur
con tutti i comunicati ufficiali, le presentazione al Ministero, nessuno aveva
registrato il dominio struttureveterinarie.it. Insomma, mancava l'essenziale: il
sito di riferimento.
Ma come?
Abbiamo una FNOVI che spende migliaia di euro al giorno, ANMVI si presenta come
una formidabile macchina da guerra, eppure fanno figure simili, e non è la
prima volta: ricordiamo quella di amicopets, quella delle gabbie in autostrada
che cuocevano il cane e avrebbero fatto morire eventuali ospiti, ricordiamo il
pantano dell'ECM o quello dell'art.81 sul farmaco, e se ci mettiamo di impegno
ne troviamo ancora altri. Una FNOVI che ci lascia perplessi con le iniziative
affiancate ad aziende commerciali come il mese del cucciolo con la Purina, ultima di tante altre. Perché non lasciare queste cose
ad ANMVI, che se le facciano loro, perché impegolarsi in faccende che non fanno
che attirare polemiche e suscitare dubbi?
Comunque,
una registrazione che io ho fatto in 10 minuti con 12 euro questi campioni non
sono riusciti a farla con una disponibilità di capitale impressionante, con
organizzazioni professionali, con dipendenti e consulenze. Mi sembra perfino di
infierire, ma come non accusarli di essere "dilettanti allo sbaraglio"?
"dilettanti allo sbaraglio.
Ma fosse la prima volta"
Resta il
fatto che ho acquistato io il dominio e adesso chi dal sito FNOVI o ANMVI
clicca sul link viene rediretto su questo blog. Una grande beffa di Modigliani per per chi annunciava pomposamente la "georeferenziazione", francamente
da riderci su. Ammetto che mi diverte la cosa, anche se ovviamente non intendo
porre alcun ostacolo concreto all'iniziativa. Il dominio è a disposizione della
FNOVI, che mi ha già contattato tramite la gentile Avv. Maria Giovanna Trombetta,
alla quale ho avanzato la mia semplice richiesta: 12,09 totali di rimborso
spese sostenute e una scatola di cioccolatini per celebrare la figura da loro
rimediata.
Ringrazio
per il divertimento procurato a me e ai veterinari italiani, non infierisco
oltre. Posterò la foto dei cioccolatini.
7 commenti:
Ma chi governa la nostra categoria?
Corrado....corrado sei un po' birbantello!!!
Bravo Corrado!!Bel colpo.
Le nostre federazioni hanno un lato oscuro che e'giusto che sia controllato.
Devono iniziare a pensare che le loro cariche sono impegni presi con i veterinari e sono precari come e'diventato il lavoro di libero professionista.
Se non ti arrivano le scuse, sara' giusto che arrivino le dimissioni.
mitico
mitico AC
Devo ammettere che la tua idea è stata geniale!!!.. i miei più sinceri complimenti!!!
Ciao Vet!
Sono andata per pura curiosità a vedere il sito. Ma... 20306 strutture censite e *non hanno ancora inserito la pagina consultabile liberamente dal pubblico?* E siamo ad APRILE? Ma quante sono le strutture? Ma quanto cavolo ci vuole a inserirle tute, un secolo?
Che cialtroni ridicoli, farei prima con le Pagine Gialle, anche in cartaceo :)
Posta un commento