L'amico e grande Collega Paolo Cova fa un gesto alla Kruscev, protestando contro il raddoppio di un'inceneritore in Consiglio provinciale a Milano. Sono particolarmente affezionato alla foto qui a sinistra, di Kruscev, per un ricordo sindacal-giornalistico. Ormai saranno una dozzina d'anni. La storia l'ho scritta qui, e secondo me dovrebbero essere ancora oggi portate delle scuse al SIVeLP da parte della FNOVI e di chi all'epoca lo attaccò, per aver criticato lo scellerato salvataggio, poi finito rovinosamente.
All'epoca scrivevo ed ero vicedirettore del Notiziario SIVeLP, e scrissi un articolo che diceva grosso modo che Nikita Kruscev, anche se non è nei nostri maestri, una cosa ce l'ha insegnata: meglio un gesto forte che il silenzio, ed in questo senso noi avevamo sbattuto fortemente la scarpa sul tavolo. Conoscevo grosso modo la storia della scarpa di Nikita, e volevo quella foto da pubblicare. La cercai per mari e monti, fino a trovarla poi in un'agenzia giornalistica, proprio la foto che vedete qui sopra, famosissima, e la pubblicammo, proprio in extremis, pochi minuti prima di consegnare il Notiziario alla stampa. Proprio in quell'epoca (forse il 1998) presi poi un cane, un Jack Russell, oggi ancora con me, e quella memoria della ricerca della foto gli diede il nome: Nikita, appunto.
Ne approfitto per fare la quinta domanda alla FNOVI, a cui vorremmo venisse data risposta, prima o poi. Ancora nessuna domanda ha avuto risposta, anche minima.
La quinta domanda è: quanto è costato ai veterinari italiani prima mantenere e poi chiudere il Progresso Veterinario? All'epoca, nell'ufficio di Corso Vittorio Emanuele, a Torino, c'erano due dipendenti dell'Associazione Ordini Piemontesi. Come è stato regolato il rapporto, che poi sostanzialmente non era con l'Associazione, ma con la FNOVI (penso siano infatti state poi licenziate). Quali furono gli accordi economici? Quanto costò l'intera manovra di convenzione? Quanto ci rimise la Federazione, o meglio i veterinari italiani? Come sono stati messi a bilancio tali somme?
Anche se la Presidenza è cambiata, (ma forse la chiusura avvenne già in epoca Penocchio? Forse si) non mi pare che questo sia motivo sufficiente per negare la trasparenza su un'operazione che io presumo disastrosa economicamente, effettuata per motivi che ancora adesso non sono stati svelati. La trasparenza, soprattutto economica, è un dovere. A meno che non si abbia come maestro Ceausescu...
Ah, complimenti a Paolo Cova, anche se so che nemmeno lui ha come maestro Kruscev. Grazie Paolo per il tuo impegno.
1 commento:
peccato che leggo solo adesso questo articolo. Domanda? Perchè non fare la sesta domanda alla FNOVI di quanto e' costato anche il licenziamento delle due dipendenti nel 2007? Ne sapete niente?
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