La notizia, ed i fatti pure, sono espressione di un'ignoranza abissale, preoccupante, a ogni livello.
Il precedente: alcuni medici avrebbero prescritto farmaci "inutili" contro la psoriasi in cambio di denaro. Parlo con una certa esperienza, tra l'altro. Soffro di psoriasi da 40 anni, sia pure in forma lieve, e a consumo di farmaci attualmente ridottissimo (farò andare un tubetto di crema ogni tre anni, si e no). Ma so di cosa parlo.
Le prime ignoranze sono giornalistiche, e anche qui una cosa arcinota: tutte le notizie giornalistiche riprendono le stesse agenzie stampa. Nessun giornalista si mette a studiare l'argomento, evidentemente, ma piuttosto copia incolla l'agenzia, cambia 3 parole, ci fa l'articolo, usando le stesse parole, ad esempio "farmaci inutili".
Che senso ha? La psoriasi è attualmente inguaribile, qualsiasi farmaco (o nessuno, a seconda dell'uso delle parole) è "inutile" ai fini della guarigione. Un semplice emolliente è già efficace, sia pure banalmente!
Alcuni articoli arrivano a dire che "Alcuni si sono insospettiti per lo scarso risultato delle cure, che non li facevano guarire". Ma se la malattia è inguaribile di per sé! A meno che la psoriasi non si manifesti in forma cerebrale, mi sembra molto improbabile che un qualsiasi malato di una forma simile possa questionare per questi argomenti.
La notizia NON è che prescrivevano farmaci inutili, in fondo migliaia di medici lo fanno. Chiunque abbia anche solo una minima nozione di farmacologia sa che ad esempio le vitamine dovrebbero essere prescritte solo quando se ne abbia una carenza, non hanno un uso "terapeutico". Eppure migliaia di medici in tutto il mondo prescrivono vitamine inutili. Il problema non è nei farmaci inutili, al limite potremmo parlare di quelli dannosi.
Il vero problema è il sistema di corruzione, è quello che questi medici hanno incassato soldi in cambio di una prescrizione.
Notare anche come si punti il dito verso i medici (giustamente) mentre si lascia in disparte il problema grosso, quello delle aziende che hanno pagato queste cifre, relegate nell'ultima riga dell'articolo.
Per risolvere situazioni simili, che sono reato di comparaggio, il sistema è molto semplice: la sospensione e poi eventuale licenziamento dal lavoro per i medici, la sospensione dell'autorizzazione per le aziende che hanno pagato. Tutto il resto è nebbia gettata negli occhi di chi legge.
Tazio direbbe che "Oggi ..ci sono norme che prevedono che, in presenza di un'azione della magistratura, un medico non possa essere sanzionato dall'Ordine" Assolutamente non vero, mi sono occupato per anni di procedimenti disciplinari. L'azione deontologica è indipendente da quella giudiziaria, addirittura si può essere innocenti per la giustizia civile (o penale) e colpevoli per quella deontologica o viceversa. I due procedimenti sono indipendenti, con ambito di applicazione diverso. Altrimenti non esisterebbero codici diversi: quello civile, quello penale, quello deontologico.
Anche l'affermazione ". Andremo invece a vedere se questo aspetto" cioe' sanzioni immediate, "sia compatibile con la legislazione vigente" è palesemente fuorviante. Non occorre essere dei giuristi per capire che le "sanzioni immediate" non esistono in uno Stato di diritto e ovviamente l'accusato ha diritto di difendersi prima che venga applicata la pena. Le frustate sulla schiena si danno nei paesi islamici, non qui.
Anche il resto delle affermazioni è a dir poco sconcertante, imbarazzante. Fazio afferma che "Comunque quanto accaduto non deve minare la fiducia nel lavoro dei dermatologi". Tanto per iniziare mi sembra difficile che questo non avvenga, e magari di questo problema dovrebbero occuparsene i dermatologi, di cui uno degli arrestati era Presidente, creando delle garanzie per l'utente. Il problema è che questi dermatologi lavoravano all'interno del sistema pubblico, venivano pagati dallo Stato. La fiducia scompare non nei confronti dei dermatologi, ma del sistema pubblico.
Quanto alla necessità di monitorare progetti all'interno del Ministero, mi pare che il Sottosegretario Martini cada decisamente in un momento poco fortunato, con nuove interrogazioni parlamentari che riguardano i funzionari più alti della sua organizzazione.
Tirare fuori poi il sistema di Educazione Continua in Medicina è cosa totalmente irrilevante in questo contesto. Il problema non è l'ECM, che a me sembra più una fonte di corruzione che non un sistema di istruzione, ma piuttosto i controlli e l'applicazione di pene concrete e severe. Aggiungerei il fatto che il Ministero della Salute da sempre ha vita travagliata: funzionari, Ministri, a turno abbiamo visto avere problemi di questo genere. Io penso che il primo sbaglio sia mettere come Ministro un medico. Sarebbe probabilmente molto più giusto metterci un Malato.
Non parliamo poi delle sanzioni degli Ordini, che sono poi talmente ridicole da non impensierire nessuno. Anche qui, Fazio mostra tutta la sua debolezza, dicendo che "naturalmente dopo avere audito anche gli Ordini dei medici.". A parte che se ha usato veramente la parola "audito" dovrebbe essere rimandato a casa immediatamente, peggio di Scajola, tutta la mancanza di un progetto, della conoscenza dei problemi, di una minima azione svolta, della debolezza dovuta alla ricerca del consenso, esplode in questa frase. O sai cosa fare oppure diffondi fuffa. Scegliete voi cosa è stato fatto...
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