Ci risiamo. Non voglio parlare dei medici, anche se osservo che secondo me questa è una delle principali cause di malasanità.
Parlo dei veterinari
- cosa c'entrano i veterinari con i medici? La loro funzione è diversa. I medici non svolgono funzione di controllore, in sostanza. Non vanno a fare multe ad aziende sanitarie, e se lo fanno poi non cercano di farsi pagare privatamente per una loro consulenza
- quali prestazioni potrebbero effettuare i veterinari dipendenti ASR? Due. La classica attività di cura degli animali oppure la più moderna attività di HACCP, consulenza per aziende alimentari. Nel primo caso si avrebbe una concorrenza alterata, un'indebita pressione, perchè il proprietario percepirebbe il fatto che, avendo poi bisogno di una qualsiasi certificazione pubblica, con il veterinario ASR avrebbe un canale preferenziale. Inoltre, i veterinari liberi professionisti sul territorio sarebbero soggetti al controllo (e sanzioni) effettuate dalla ASR. Nel secondo, peggio ancora, perchè chi poi gli potrebbe comminare sanzioni sarebbe la stessa ASR. Insomma, corruzione istituzionalizzata.
- il Sindacato di Medicina pubblica ha sempre avuto una posizione retriva, che minimizza le incompatibilità. Ad esempio, perchè non accettare il limite geografico? Se lavoro in una ASR, non posso effettuare libera professione in quella ASR. Amen.
- la libera professione dei dipendenti pubblici viene spesso svolta in nero, mentre contemporaneamente viene percepita l'indennità di tempo pieno. Il SIVeMP non ha mai isolato le mele marce.
- chi ci garantirebbe, come cittadini, che durante l'attività normale, diurna, pagata dallo Stato, da tutti noi, il dipendente non utilizzerebbe il telefonino per svolgersi i fatti suoi? Questa è un evenienza più che probabile. Come pensano gli estensori del comunicato di tutelare i loro datori di lavoro? O vogliono solo farsi i fatti propri, a vantaggio solo loro?
- gli Ordini, la FNOVI, devono finalmente dire con forza, decisamente, che è eticamente inaccettabile svolgere la libera professione trovandosi nella posizione controllore-controllato. E' una porcheria.
- la libera professione intra-moenia NON è un diritto del cittadino. E' un sopruso, una truffa dei sanitari.
Che si rifletta, si lotti contro queste fiammate di passato, di un mondo che non deve più esistere. Abbiamo diritto ad uno Stato moderno, che ci tuteli, non che permetta un malcostume come l'intramoenia. Difendiamoci!
4 commenti:
Grazie Corrado della segnalazione, ma come funziona l'intramoenia, precisamente? Ad iniziare con il nome, penso che solo chi la pratica sappia cos'è. Se ne può conoscere il meccanismo? Il veterinario apre un ambulatorio o va a domicilio (nella mia zona questo capita!) e poi?
Grazie per le info
Vero, a volte si danno per scontate delle informazioni che non sono così.
L'intramoenia è la situazione in cui il dipendente statale fa il lavoro per i privati. Ricevo lo stipendio, ma oltre l'orario di lavoro visito privatamente. I soldi li incassa l'ASR, che si trattiene una quota (normalmente il 10%)per l'amministrazione, mi fa la contabilità, e poi mi dà il 90%.
Tutto ciò avviene presso la struttura pubblica (nel caso dei medici, in ospedale o presso una struttura apposita), oppure, e questa è l'intramoenia allargata, quella che il governo non intende rinnovare, anche a domicilio, presso il privato.
Nel caso dei veterinari, le ASR in generale, salvo poche eccezioni, NON hanno fatto le strutture per l'intramoenia, è questo il motivo per cui i dipendenti vogliono andare a lavorare in ambulatori personali.
Io penso che il problema non sia la struttura, ma piuttosto i ricatti, ricattini e comunque concorrenza scorretta di cui chi fa intramoenia si serve. Sempre.
sono una LP che lavora su animali da reddito. A breve stipulerò un contratto a tempo indeterminato conforme a l'ACN 23.03.05 per la specialistica e mi sto ponendo il problema dell'incompatibilità con il mio attuale lavoro (io ritengo che eticamente siano incompatibili anche se si tratta comunque di una convenzione e non di dipendenza a rapporto esclusivo).
Cercando lumi in proposito mi sono imbattuta nel D.M. 31 luglio 1997
(Attività libero professionale e incompatibilità del personale della
dirigenza sanitaria del S.S.N.)che all'art. 1 comma 3 recitatestualmente: "Il personale medico e veterinario e delle altre professionalità della dirigenza del ruolo sanitario
dei dipartimenti di prevenzione di cui all'art. 7, comma 1, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 , e successive modificazioni ed integrazioni, che svolge attività di igiene e sanità pubblica o di vigilanza o controllo e quello che comunque assume, in relazione alle funzioni ispettive e di controllo esercitate, la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, non può svolgere attività libero professionale in favore di soggetti privati, nell'ambito del territorio che ricade sotto la competenza dell'ufficio cui è addetto. Lo stesso divieto si applica al personale degli istituti zooprofilattici."
Non mi è chiaro se la norma è applicabile alle convenzioni specialistiche (e se hai un'opinione in merito gradirei conoscerla), ma sembra chiarissimo invece che riguarda la dirigenza veterinaria. Il Sivemp suona sempre solo una campana: la sua.
Sull'incompatibilità della dirigenza, giustamente, mi pare non ci siano incertezze. A me, a leggerla, la norma sembrerebbe riguardare anche chi assume le funzioni di ispettore (ad esempio, i convenzionati per l'ispezione).
Ho telefonato ad un Collega convenzionato, e lui mi ha detto che per i macelli non esiste l'incompatibilità mentre c'è per i risanamenti.
In conclusione, io chiederei lumi a due o più avvocati competenti (mai un parere solo). Proverei anche a cercare Riccardo Madonna di Asti e sentire i suoi legali, che si occupano di incompatibilità (anche se in ambito forse diverso).
Ieri le ho sentite a Parma e mi sono sembrate giovani ma molto competenti ed impegnate.
Grazie del tuo contributo, la cosa più importante.
Corrado
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