30 maggio 2017

Il caso Soliphen e la risposta del Ministero

Un po' tutta Italia si è interessata al caso Soliphen, un caso che a mio parere meriterebbe un intervento dell'Autorità Antitrust, per come si è svolto (clicca qui). Ma la cosa più comica è la risposta, giunta due giorni prima della fatidica data, che potete leggere qui.
Una cosa scritta così oscenamente può ricevere un solo commento, di pari dignità:

Ma come cavolo scrivete?
Non si capisce un cavolo
Non avete capito un cavolo

Parafrasando Nanni Moretti nella famosa frase di Palombella Rossa

Se scrivi confuso
sei confuso
e vivi confuso

E soprattutto vuoi far vivere tutti nella confusione, per trarne un potere burocratico. Ormai ci siamo abituati, ad un Ministero che troppo spesso prende posizioni a favore delle industrie farmaceutiche, e lascia i cittadini, gli utenti, che tra l'altro pagano i costosi stipendi dei boiardi di Stato, totalmente preda di norme vergognose.

Purtroppo, a distanza di tempo, tutto viene trattato usando il metodo italiano, lascia passare il tempo e tutto viene dimenticato...

1 commento:

Carletta ha detto...

Molti testi di terapia degli animali da compagnia riportano principi attivi, nomi commerciali del farmaco umano e nomi commerciali del prodotto veterinario; questo per numerosissimi medicinali.
Queste sono le basi scientifiche.
Quelle "commerciali" sono diverse. Con buona pace di chi vorrebbe difendere la scienza... vedi discussioni sui vaccini che meriterebbero qualche attenzione maggiore proprio per gli animali http://www.emmelle.it/Prima-pagina/Cronaca/Vaccino-per-la-lingua-blu-indagati-Caporale-a-Marabelli/11-32455-1.html