22 agosto 2014

Proteste di un furore cieco illuminante per la clinica Pani e Pesci.

Alla fine il bando per la Clinica "Pani e Pesci", Clinica Veterinaria Gratuita del Comune di Milano, è uscito. Clicca qui per vederlo

Il posto a me non sembra poi nemmeno così comodo o prestigioso (clicca qui)

A dire il vero, a me sembra un'iniziativa un po' paracula. Ho un locale (nemmeno tanto grosso, 200 mq non sono molti per una struttura veterinaria) in un posto del menga che se lo lascio vuoto arrivano gli squatter o immigrati clandestini, faccio un bando demagogico per farmi bello, parlo di clinica veterinaria gratuita di fatto irrealizzabile (non sarebbe gratuita, ma a spese di altri, per essere gratuita dovrei metterci IO, Comune, i soldi), faccio pure il furbo con un bando per tre anni (se poi funziona vediamo, e comunque non mi impegno), insomma, prometto pure io pani e pesci, ma solo se arriva Gesù Bambino. In conclusione, in un mondo normale, il bando varrebbe ne più ne meno che una scritta Gesù sta arrivando, da riderci sopra.

E invece no. Apriti cielo, proteste di furore, ma soprattutto proteste strane, a pensarci bene.

Protesta l'Ordine dei Veterinari, e qui ci sta, anche se la protesta di questo tipo pare un po' insipida. Che vuol dire "volevamo la certezza che le prestazioni fossero destinate solo agli indigenti"? Non esiste nessun modo concreto di controllare una cosa simile, soprattutto in Italia, lo sappiamo bene. Protesta ANMVI; e questa potrebbe starci, pur con una qualche stranezza, che poi vedremo.
Ma sopratttutto protesta ENPA. ENPA?? (Clicca qui per vedere come strilla ENPA Milano) Ma se a Torino o a Trieste lo fanno loro, perché protestare a Milano??

A me viene in mente un unico motivo, anche collegato al fatto che non mi risulta che ENPA avesse protestato PRIMA della pubblicazione del bando: perché non lo può gestire lei. Se non fosse così, quale altro senso?

In quanto ad ANMVI, che senso ha prima dire che l'esigenza di cure per i proprietari disagiati è reale e poi protestare? Solo perchè non ci si affida alla tua "rete di strutture veterinarie private"? O la fai tu oppure non va bene? Ovvio che non ci sia un senso. Va solo bene se la fanno come vuoi tu? (clicca qui per vedere ANMVI che chiede la veterinaria sociale che poi rifiuta)

In conclusione, da un punto di vista generale, mi sembra che sia la solita iniziativa bislacca di una dirigenza della veterinaria, che non sa cosa fare, dilettanti allo sbaraglio, che vediamo da 15 anni, cose senza capo ne coda. Poi, nel caso singolo, solo un dubbio: non è che ci si aspettava un bando pilotato, che dovevano vincere i soliti noti, e poi si protesta perché non è andata come si voleva?


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Fnovi e amvi hanno protestato perché se qualcuno (chi?) ha tirato fuori dei soldi per questo progetto, li ha buttati per comprare l'ennesimo strumentario chirurgico, l'ennesimo ecografo, radiologico, tavolo da chirurgia, arredamento e tutto quello che occorre (ristrutturazioni e messe a norma comprese spero) di cui la veterinaria milanese e i milanesi non avevano certo bisogno. Quello di cui avevano bisogno erano soldi per pagare le prestazioni veterinarie. Preferibilmente dal veterinario che preferiscono, quello di cui si fidano, quello che conosce il loro cane da quando era cucciolo e perché no anche quello vicino a casa. Il milanese indigente avrebbe preferito un rimborso almeno parziale delle fatture (oddio, incoraggiare la fatturazione? Giammai!) per le spese veterinarie. Certo, poi il soldino non sappiamo a chi va. Metti che l'indigente o il veterinario dell'indigente non mi ha mai votato? Eh, son problemi...

corrado colombo ha detto...

Rimane il fatto che l'iniziativa è stata molto malgestita, secondo me da Ordine e ANMVI, sfociando poi in questo pastrocchio. Adesso vedremo come va a finire. E' talmente bislacca che tutta da vedere se starà in piedi...
Graie per il tuo contributo.