3 ottobre 2011

L'Europa, assente o presente?

Nella lettera BCE inviata al Governo italiano e svelata dal Corriere della Sera, si richiama il nostro Paese sulla necessità di:

-" piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali e dei servizi professionali. Questo dovrebbe applicarsi in particolare alla fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala". Traduzione applicata alla veterinaria: maggiore ruolo dei liberi professionisti e diminuzione del carrozzone pubblico.

- "il Governo dovrebbe valutare una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando le regole per il turnover e, se necessario, riducendo gli stipendi.". Traduzione veterinaria: non ce n'è bisogno, ci arriva chiunque guardando le pagine "Operazione trasparenza" dell'odiato (dai dipendenti pubblici) Ministro Brunetta.

-" Andrebbe introdotta una clausola di riduzione automatica del deficit che specifichi che qualunque scostamento dagli obiettivi di deficit sarà compensato automaticamente con tagli orizzontali
sulle spese discrezionali.". Traduzione: chiunque proponga di spendere soldi, o meglio sputtanarli, in nuovi laboratori, ambulatori pubblici, assistenzialismi, università, in caso di deficit veda ridotto il proprio budget. Drasticamente ed immediatamente. Chiunque proponga campagne "sanitarie" veterinarie deve anche rendere conto dei soldi spesi in raffronto con le possibili alternative. Costa di più vaccinare i cani da parte dei dipendenti o è meglio affidarsi ai liberi professionisti?

-" Andrebbero messi sotto stretto controllo l’assunzione di indebitamento, anche commerciale, e le spese delle autorità regionali e locali".

- "Incoraggiamo inoltre il Governo a prendere immediatamente misure per garantire una revisione
dell’amministrazione pubblica allo scopo di migliorare l’efficienza amministrativa e la capacità di assecondare le esigenze delle imprese.". Basta vedere gli allevatori come esseri demoniaci che vorrebbero pure guadagnare dal loro lavoro, per intenderci.

- "Negli organismi pubblici dovrebbe diventare sistematico l’uso di indicatori di performance (soprattutto nei sistemi sanitario, giudiziario e dell’istruzione).".  Orco se è giusto. Aggiungerei che la valutazione deve essere esterna, non autoreferenziale.

- "C’è l’esigenza di un forte impegno ad abolire o a fondere alcuni strati amministrativi intermedi (come le Province).". E le Facoltà inutili no?

Insomma, le soluzioni le conosciamo anche noi, non è che ci andasse molto. E la Veterinaria, come molti altri settori, è specchio di questo stato di cose. Vedremo come andrà a finire, ovviamente (o purtroppo).

2 commenti:

Annalisa ha detto...

Carissimo Corrado,
credo Lei abbia dimenticato gli Ordini Professionali a proposito di liberalizzazioni. Sono ormai odiati da tutti (fuorchè da pochi di coloro che li amministrano). Il nostro Paese sta proponendo soluzioni diametralmente opposte e nuovi costi e adempimenti per le partite iva.

corrado colombo ha detto...

Totalmente d'accordo, Annalisa. Fino a quando continueremo ad essere anacronistici?