I numeri non mentono mai, i politici si, spesso. Questa volta la matematica è semplice. Nell'illustrazione di fianco L'Avvenire di sabato 12 marzo parla del randagismo. Siccome non oso pensare che il giornale dei preti menta spudoratamente, ho motivo di credere che non siano bugie, ma triste realtà.
Calcolatrice alla mano, 6.000.000 di euro, pure in tre anni, diviso 4.800 randagi, fa 1.250 euro a cane, una cifra stratosferica. Calcolando che i 4800 cani, metà saranno maschi, metà femmine (grosso modo), supponiamo di far sterilizzare i maschi, in regime di convenzione, a 150 euro a capo. Totale spesa 360.000 euro. Per le femmine, supponiamo il doppio (garantito che li trovo, i professionisti, a questi prezzi), a 720.000 euro.
Totale della spesa, 1.080.000 euro.
La regione Lombardia spenderebbe circa 6.000.000 di euro in più rispetto ai costi strettamente chirurgici.
Siccome l'articolo dice che i soldi saranno destinati soprattutto alla campagna di sterilizzazione, a me sembrano conti abnormi. Per ogni euro speso in interventi, 6 (SEI) vanno in oneri accessori. Quali sono? Cattura? Mantenimento? Contributi alle associazioni? Malaffare? Certo non possiamo parlare di buon governo, mi sembra.
Un altro capitolo della cattiva gestione, degli interessi che girano dietro a questi argomenti. Indiscutibile.
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