Un amico mi segnala l'intervento di Confprofessioni, che criticherebbe (secondo me giustamente e molto appropriatamente) il ruolo di rappresentante dei professionisti svolto dagli Ordini. Lo trovate qui.
Mi segnala anche le ultime righe, dove si dice che il ruolo delle categorie deve essere rappresentato dalle associazioni di rappresentanza su base volontaria. Apprezzo la perfetta conoscenza del meccanismo giuridico, che condivido. Triste che il Ministero invece faccia confusione tra i ruoli. Gli Ordini non sono e non possono essere "difensori" di alcunché se non dei cittadini e della legalità.
Ma la base volontaria deve ovviamente intendersi come elettiva, democratica, e l'amico mi chiede: "E in ANMVI, dove non si vota?"
Vero, vero. I nodi vengono sempre al pettine, e il vizio di base di tale associazione continua ad inficiare iniziative anche positive. O ANMVI risolve questo problema o le verrà sempre rinfacciato. Che lo faccia, una volta per tutte. Indica libere, moderne, elettroniche, per posta, di chi intende rappresentare. E amen. Tutto il resto è fuffa.
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2 commenti:
Non solo non si vota. Non si contribuisce, quindi non si sa come si finanzia. Non ci si iscrive: non esiste un modulo di iscrizione. I numeri sono assolutamente irrealistici e fanno pensare che vi siano inseriti d'ufficio tutti i veterinari di cui arrivano a carpire il nominativo. Soprattutto non esiste un modo per cancellarsi da questa associazione (forse, neanche da morti) o di rifiutarne l'iscrizione se si entra in qualunque modo a contatto con Palazzo Trecchi.
Non solo non si vota. Non si contribuisce, quindi non si sa come si finanzia. Non ci si iscrive: non esiste un modulo di iscrizione. I numeri sono assolutamente irrealistici e fanno pensare che vi siano inseriti d'ufficio tutti i veterinari di cui arrivano a carpire il nominativo. Soprattutto non esiste un modo per cancellarsi da questa associazione (forse, neanche da morti) o di rifiutarne l'iscrizione se si entra in qualunque modo a contatto con Palazzo Trecchi.
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