A volte i liberi professionisti guadagnano poco non perché non ci sia un reddito potenziale, ma a causa della loro incapacità di realizzarlo. E' il caso della competizione esasperata e dell'incapacità di cooperare, anche quando c'è un guadagno evidente.
Piuttosto che acquistare uno strumentario costososo, che utilizzerete cinque volte all'anno, cercate di acquistarlo "in cooperativa" con altri colleghi. Il guadagno è immediato.
Ho acquistato, assieme ad altri 7 colleghi un sistema di radiologia digitale. Per intenderci, circa 30.000 euro di spesa. Aver diviso la spesa iniziale ha fatto sì che già da subito l'investimento abbia prodotto frutti, senza dover affrontare lunghi periodi di ammortamento del capitale.
Non è stato semplice. Mi sono trovato di fronte ad obiezioni del tipo "io con quell'altro non ci sto", anche se il meccanismo proposto non comportava nessuna interazione diretta.
Ci abbiamo messo un po', ma ci siamo riusciti. E ora tutti sono contenti, e stanno realizzando un reddito.
Contrappongo l'esperienza a quella di altri colleghi, che hanno fatto lo stesso acquisto un po' prima, isolatamente. hanno speso molto di più. Perchè lo hanno fatto? Nella speranza di raggiungere un vantaggio competitivo, di dire "io lavoro perché ho questo aggiornamento e gli altri no". Ovviamente, non ha funzionato, sia perché è un ragionamento "vecchio", basato sui mercati di massa, sia perché era economicamente debole. Il loro investimento continuerà ad accumulare debito, derivante dall'interesse della somma spesa, e non sarà mai redditizio. Quello dei colleghi "cooperativi" lo è da subito.
La diffusione di una mentalità cooperativa, anche grazie ad esempi di successo, è una delle possibilità di realizzazione di un vantaggio per tutti, inclusi gli utenti dei servizi professionali. A me è capitato di trovarmi a compilare un passaggio auto in una struttura associata di notai, ed il risultato era grandioso: meno spesa, più efficienza.
Il primo motivo del mancato reddito dei giovani (e meno) professionisti è l'incapacità di associarsi, non solo societariamente, ma funzionalmente, per guadagnare di più e meglio. Insomma, occorre applicare di più la teoria dei giochi.
La competizione ad ogni costo è dannosa. La capacità di associare gli sforzi può portarvi un guadagno immediato e concreto, Provateci, la prima volta che ve ne capiterà l'occasione.
Alcune regole:
- ovviamente, scegliete le persone giuste. Con le persone sbagliate è sempre impossibile fare cose giuste. basatevi sulla reputazione, alla fin fine la cosa migliore. "Da quello che hai fatto, si può dire cosa farai" (C. Pavese).
- create dei meccanismi efficaci, ovviamente già espliciti, anche scritti, sin dall'inizio. Ma sappiate che qualcosa rimane sempre fuori, la situazione nuova, l'aspetto a cui nessuno aveva ancora pensato, capiterà. In quel momento sarà utile essere con le persone giuste. Stabilite, piuttosto che dei meccanismi articolati, dei principi generali a cui affidarvi.
Passerete molto tempo in discorsi e ragionamenti, ma sappiate che alla fine ci guadagnerete. Pensate che dovete agire come entità economiche, non personalistiche. Smettete di pensare in termini di egocentrismo. Ci guadagnerete. E tra l'altro, la seconda volta che lo farete sarà molto più semplice. il meccanismo diventa sempre più forte. Proprio come nella teoria dei giochi..
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2 commenti:
eccellenti considerazioni non solo adatte alla ristretta cerchia dei veterinari ma a un po' tutti gli ambiti lavorativi. purtroppo non sarà recepita perché per poter entrare nella tua visione delle cose è requisito indispensabile una grande apertura mentale che, ho constatato, deficitare ai più.
baci
Vero Simona. Ma c'è un altro approccio. Creare delle storie di successo, guadagnare e far guadagnare soldi subito. Più che dei discorsi, creare. Non è semplice, io ci ho messo un anno per un progetto, un altro è in itinere e stavolta, cifra più piccola, ma è costato meno, sia come soldi che come tempo. Resta comunque la difficoltà, indubitabile.
Ciao e grazie,
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