Un esempio di come norme etiche possano servire a tutti. L'obbligo di cartella clinica. Nel nuovo codice deontologico, purtroppo minato da difetti alla base che lo rendono inutile, se ne parla all'art. 31:
Art. 31 - Consegna di documenti - Il Medico Veterinario è in ogni caso tenuto a rilasciare al cliente i documenti diagnostici, prescrizioni, copia della relazione clinica e ogni documentazione ricevuta dal cliente, qualora questo ne faccia formale richiesta e comunque al termine della prestazione.
Solito difetto. Cosa vuol dire "comunque al termine della prestazione"? Che in ogni caso va rilasciata una cartella clinica quando finisce la prestazione? Indipendentemente da una richiesta o meno del cliente? O forse che non può essere rilasciata prima della fine della prestazione? Confusione, al solito.
Mi sono confrontato molte volte con i Colleghi su questo argomento. Dobbiamo dirlo. L'obiezione principale riguarda l'evasione fiscale. Se scrivo che ho curato il tale animale, devo fatturare. L'altra riguarda "il tempo che ci devo mettere e chi me lo paga".
Su questa via non si va da nessuna parte, anzi si muore di cachessia. Il principio è che solo la veterinaria di qualità paga e viene pagata. Se accettiamo che il lavoro si avvii alla mediocrità, perdiamo la prima battaglia.
Una medicina di qualità, soprattutto se dedicata agli animali, contempla la cartella clinica. Questa è una cosa talmente ovvia che non sto nemmeno a commentare. Non si può curare un animale senza ricordarne la storia clinica. Fosse pure sommariamente.
La cartella, intesa come obbligo di annotare tutti gli eventi clinici salienti e le emergenze cliniche di un soggetto, sarebbe utile anche alla veterinaria e ai veterinari. Mi spiego. Uno dei difetti principali dei professionisti è quello di sparlare dei colleghi. Ovviamente non per iscritto. Il solo obbligo di scrivere cosa si dice limiterebbe il chiacchericcio, dannoso per tutti.
Analoga protezione ci sarebbe, e tranquillizzante per tutti, in caso di consulto o urgenza tra stutture più grandi e più piccole, una situazione molto delicata. Tutti sarebbero garantiti, incluso il paziente.
Non lasciate che motivi di bassa qualità interferiscano con la qualità del vostro lavoro. Se evadere le tasse limita la vostra prestazione, siate coraggiosi: pagatele, ed incassate il premio. Lo avrete, tranquilli.
Se siete veterinari singoli: fate la cartella. Anche in modo sintetico, semplice, banale. Non è necessario essere certi della diagnosi, anche un solo sospetto diagnostico è utile e valido. Ovviamente un computer vi facilita, anche senza un programma dedicato. Fatela e consegnatela spontaneamente al proprietario, lui afferrerà la vostra qualità e la ricompenserà.
Se siete una clinica di referenza: fatela e consegnatela al cliente e al curante. Aumenterà la fiducia complessiva attorno a voi, la vostra reputazione.
Se siete proprietari: chiedete la compilazione della cartella clinica. Alla prima occasione, chiedete al vostro Veterinario di compilarvi la cartella, la storia clinica del vostro animale. Un foglio, una chiavetta USB, un libretto, un quaderno, cosa volete. Ma fatelo. Migliorerà la salute del vostro animale.
Come aumentare la qualità complessiva, un obiettivo meritorio. Purtroppo ancora poco diffuso.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento