Stupisce sempre, (non ci si abitua al peggio) la superficialità dell'attuazione delle norme. Ad esempio il passaporto. Leggete qui il decreto istitutivo dell'Anagrafe equina. O è furba o è stupida. Leggete il secondo capoverso delle premesse:
"Vista la decisione della Commissione del 20 ottobre 1993, n. 93/623/CEE, che istituisce il documento di identificazione (passaporto) che scorta gli equidi registrati".
Leggete poi le norme sul passaporto, il libretto vero e proprio. Se vi interessa, cercate anche il manuale operativo. Qui, dovete interpretare. Perchè secondo me c'è un obbligo implicito di conformità del libretto alla norma CE 623/93. Qualche spazio all'equivoco viene lasciato dal Decreto, che parla di conformità "al manuale operativo".
Il libretto APA, se lo avete già visto, NON è conforme alla decisione 623. Per un motivo molto semplice: non contiene il capitolo 3, il famoso pupazzetto, insomma il disegnino dove sono riportati i dati segnaletici del cavallo, le macchie, i remolini, ecc., che la 623 prevede. I rilevatori NON identificano il cavallo.
Non mi si venga a dire che è perchè i microchip non c'erano. La descrizione grafica e letterale è importante. Fate prima a dire se un cavallo ha quattro balzane che a leggere il microchip, no? Inoltre in caso di mancanza di microchip si può sempre invocare la sua "illeggibilità" e affibbiare un passaporto ad un altro cavallo.
Siamo già a due irregolarità nel sistema Anagrafe equina AIA: manca il numero UELN, manca il capitolo 3. L'APA accetta queste irregolarità sostenendo che si tratta delle "Gestione semplificata", ma queste irregolarità sono tali da minare alla base il sistema Anagrafe equina, che attualmente NON è conforme al DM del maggio 2006 istitutivo dell'anagrafe.
Il consiglio per i proprietari? Aspettare, aspettare, aspettare. NON rispondere ad eventuali richieste di chicchessia di ritiro libretti o comunica dati di qualsiasi tipo. In assenza di garanzie sulla rispondenza dei libretti alle norme, lasciate perdere. Aspettate.
Allo stadio attuale, almeno dal punto di vista formale, il libretto FISE, così bistrattato, è in realtà il più aderente alle norme dell'anagrafe equina. Ma come già visto manca del numero UELN.
Nell'attesa, state ben fermi. E chiedete al veterinario, se è ben informato. Purtroppo, lo sono in pochi. Fate di meglio. Leggete i decreti, le decisioni CE ed il manuale operativo. A breve, sarà operativo anche il servizio di informazione anagrafeequina.com, che dovrebbe anche fornire un servizio tramite i veterinari liberi professionisti.
E non consegnate i libretti esistenti, soprattutto! A nessuno!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento