Il rischio delle contrapposizioni partigiane è quello di non affrontare le critiche dal punto di vista costruttivo, ma vederle unicamente come espressione dell’altra parte che debba essere combattuta.
Secondo me sarebbe meglio prendere dalle critiche quello che contengono di positivo e magari utilizzarle per migliorare.
In un articolo pubblicato sul Progresso Veterinario, il Presidente FNOVI Gaetano Penocchio si esprime contro le richieste avanzate da una associazione di consumatori, che richiede tra le altre cose che il veterinario esponga il tariffario delle sue prestazioni nel suo ambulatorio.
Questo non è evidentemente in contrasto con le disposizioni dell'autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in quanto queste ultime si riferiscono a tariffari obbligatori, mentre non è affatto proibito per il veterinario avere un proprio libero tariffario.
L'associazione dei consumatori chiede che questo tariffario personale venga esposto e sia valido per prestazioni comuni, standardizzabili.
Evidentemente, una prestazione complessa può variare di prezzo a seconda di tanti fattori, a iniziare dall'indole dell'animale, per finire con le difficoltà che di volta in volta si presentano e devono essere risolte.
Secondo me, la presa di posizione FNOVI è completamente sbagliata e dannosa. Per i veterinari.
Il fatto è che esporre un tariffario ha dei vantaggi anche per il professionista. Molti professionisti hanno difficoltà a "chiedere" il giusto compenso per la propria prestazione, perché vivono questo particolare momento in un modo emozionale. Esporre un tariffario significa diminuire questo problema.
Il tariffario dovrebbe essere esposto proprio perché:
- è una cosa civile, una giusta richiesta da parte del cliente. Ovviamente, comprenderà solo voci che si prestino ad un preventivo, oppure sarà di minima e massima
- evita di fare entrare un cliente che non vuole pagare quel prezzo, oppure è più interessato al prezzo che alla qualità. Che vada da un altro, qual è il problema?
- consente al professionista di superare il momento “emozionale” della “richiesta di denaro, o meglio lo semplifica
- dà “tranquillità” al cliente nuovo, che magari non si “osa” a chiedere il prezzo
- dà una buona immagine del professionista
Io consiglio a tutti i liberi professionisti di esporre il tariffario. Ci guadagneranno. In correttezza e in denaro.
2 commenti:
Non sono un veterinario, ma un'utente del veterinario, proprietaria di due cani, e sono pienamente d'accordo. Il mio veterinario espone i prezzi, e mi sembra giusto che lo faccia.
Non ci vedo il problema. E' correttezza, semplicemente. Pretendere diversamente mi sembra assurdo.
Nell'ambulatorio dove faccio pratica il tariffario viene esposto e non ci sono problemi. I prezzi si riferiscono non solo alle vaccinazioni ma anche a sterilizzazioni o altre chirurgie "di routine"
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