Bisogna sempre trarre insegnamento dai fatti della vita, ed in questo senso le vicende italiane possono darci molto.
Luciano Moggi, da Torino, influenzava una serie di persone e vicende sportive, cercando un interesse di parte.
La sua figura può assurgere a metafora, a simbolo. Il simbolo di chi restando dietro le quinte cerca di sottrarre le cose e sé stesso alle regole di tutti, quelle comuni. Luciano Moggi archetipo del moggismo. Il moggismo è la voglia di cercare scorciatoie, di sfruttare i cavilli, le complicità, le "conoscenze ". È la volontà di sottrarsi alle regole del gioco, in qualche modo bypassando il confronto sul campo.
È moggista chi non si espone e, telefonando ai propri conoscenti, cerca di determinare il risultato.
Il volersi sottrarre al confronto elettorale, alla discussione, al confronto. Imporre regole proprie, comunque nate non da una fastidiosa dinamica con contrasti e mediazioni, ma da un decisionismo solista, questo è il moggismo all'italiana, applicato non al calcio ma alle cose della vita.
Esiste un Luciano Moggi della veterinaria? Secondo me, sì. Come il suo originale, sfrutta certamente conoscenze e discorsi privati. Insomma, non ce n'è uno solo.
Da epigono del Luciano nazionale, ritiene che chi la pensa in modo diverso sia qualcuno da escludere dal gioco.
Il nostro Lucianino vede le istituzioni come esercizio di potere, più che come palestra di democrazia.
Basta con le metafore, i simbolismi. Veniamo al nostro modesto campo, la veterinaria.
La FNOVI, la piccola istituzione che dovrebbe rappresentarci, soffre degli effetti del moggismo da tempo.
L'elezione dell'ultimo Comitato Centrale, di cui tutti conosciamo i risvolti, le liti, le discusse presentazioni a Cremona, le opposizioni "ad personam", la conferma finale di un disegno nato tra ANMVI e SIVeMP, la negazione di una qualsiasi presenza che non fosse quella organica a queste due associazioni, ebbene quest'elezione è stata un perfetto esempio di moggismo applicato alla veterinaria. In generale, tutta l'attività della FNOVI degli ultimi anni è stata sottratta ad una franca ed aperta discussione e confronto. Le componenti della professione che dissentivano, o a volte semplicemente esprimevano opinioni diverse, pur sensate, sono state escluse.
Un esempio di figura barbina fatta dalla FNOVI tutta, da Penocchio in prima fila, quella sull'ECM.
Da subito il SIVeLP ha detto quello che era evidente, che il sistema non si applicava legalmente a tutti i liberi professionisti, che la barca faceva acqua. Niente. Negare l'evidenza. Se lo dice il Sindacato, è no. Fino a finire, logica conclusione, nel fango.
Fino a quando si continuerà a ritenere che il confronto, perché no, anche lo scontro, siano negative componenti della democrazia? Fino a quando continueremo in questa logica di esclusione piuttosto che di dialogo e confronto? Perché il Comitato Centrale della FNOVI è composto da Presidenti, che non esitiamo a ritenere stimati, ma di cui non conosciamo assolutamente le idee, perché nessuno di loro ha mai fatto una campagna elettorale, nessuno di loro si è mai esposto a dire che cosa vuole realmente fare della veterinaria italiana, ebbene fino a quando continueremo con questo metodo? Dobbiamo ammettere che questo metodo è stato decisamente applicato e interpretato da ANMVI, che continua a vedere la veterinaria italiana come un giocattolo da utilizzare a proprio piacimento. Nessun confronto, nessun dialogo. Questa importante associazione è stata sostanzialmente sottratta al confronto, alla discussione, da un ristretto gruppo che continua a impostarne le scelte senza lasciare spazio alcuno alla discussione. Tutti i Presidenti, tutti i rappresentanti, devono passare da lì, dai Moggi della veterinaria.
Luciano Moggi, da Torino, è finito abbastanza male. Noi siamo fermamente convinti che prima o poi anche ai vari Lucianino degli altri settori capiterà la stessa cosa. Mentre per il calcio, tutto sommato, non è stato un grosso problema, per la veterinaria, oppressa già da una serie di problemi enormi, rischiamo di affondare tutti insieme al nostro caro Luciano. Occorre un grande sforzo di reazione, una grande incazzatura generale, perché ci si svegli da questo torpore che sta condannandoci a queste sabbie mobili dove siamo finiti.
Speriamo in bene...
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1 commento:
e' ora che vi svegliate. Moggi e' stato fatto fuori tramite le intercettazioni. Voi comete potete fare?
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