Il caso Bates contro States Bar of Arizona risale al 1977. L'avvocato Bates titolare di una Legal Clinic, pubblica su un giornale locale, l'Arizona Republic, un annuncio: «Avete bisogno di un avvocato? Servizi legali a prezzi ragionevoli. Divorzio o separazioni dollari...».
Il Comitato di disciplina del Bar sospende Bates dall'esercizio della professione per violazione del divieto di fare pubblicità. L'avvocato ricorre alla Corte dell'Arizona che respinge il ricorso, ma la Corte Suprema Federale, con sentenza scritta dal Giudice Harry A. Blackmun, lo stesso di una famosa sentenza abortista, lo accoglie, riconoscendo che esiste un pubblico interesse all'acquisizione e diffusione di informazioni riguardanti un'attività professionale. Sostanzialmente, estende alla pubblicità commerciale il Primo Emendamento (che tutela le libertà fondamentali di religione, stampa, riunione, ecc)
Viene così resa legittima in Usa la pubblicità delle professioni, escludendo quella falsa. ingannevole e fuorviante ("false, deceptive or misleading” ). Sfortunatamente, la sentenza si mantiene sul generico per quel che riguarda la definizione di falsa, ingannevole e fuorviante. Seguono una serie di processi, di questioni che ritrovano coinvolte da una parte le istituzioni professionali, spesso con volontà conservatrice, ed i professionisti.
La sentenza Bates si trova qui ed è affascinante da leggere. In parte perchè ci si trova il processo americano, contesto di tutti i telefilm visibili, ma soprattutto perchè ci troviamo, trent'anni dopo, tutti gli schemi mentali, le argomentazioni, le posizioni, le questioni che ora sono in gioco in Italia.
Perchè capisci che chi in questi momenti parla di questi argomenti non l'ha letta, e rischiamo di ripetere errori che non avrebbero senso.
7305 notti all'Hotel Bates
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