8 luglio 2011

Ricevo e pubblico. ANMVI e Federfarma.

Ricevo e pubblico questo commento del Collega Avio Tolot, Responsabile Provinciale e componente della Segreteria Nazionale SIVeLP. Alcuni miei commenti in fondo:

Anmvi parla di autogol del Sivelp, non accorgendosi che la porta è la propria ed il tiro l'hanno fatto loro-svista o cecità..Sicuramente la seconda.

Un mix di invidia per le iniziative che il Sivelp elabora e propone, una aggiunta di ignoranza per coloro che non conoscono le regole per la compilazione del "modello 12" ( art. 65 reg. pol. vet.), che i più sanno deve obbligatoriamente essere compilato e spedito dal veterinario e non dal farmacista ed una ottusità intellettiva, non degna di chi vuole rappresentare una categoria per affermare che il farmacista ha poco da dire su una patologia che affligge anche l'uomo.
Non voglio aggiungere altro sulla vicenda Anmvi, solo dirvi che chi ha lavorato a questa iniziativa ( assieme a quella fatta con la collaborazione di altra az. farmaceutica con serate a tema nel bellunese e nel veneziano ) ha cercato di richiamare quanta più attenzione possibile sul problema rabbia, perchè siamo convinti che l'informazione, assieme ai controlli, sono il fulcro per la riuscita della campagna rabbia.
Mi sono messo in gioco PERSONALMENTE ( es. azioni contro vaccinazioni di massa nei comuni), ho partecipato attivamente a tutte le discussioni e riunioni, in modo corretto e nel massimo rispetto di tutte le componenti, posso affermare con grande dignità e soddisfazione che abbiamo fatto più di quanto abbiamo fatto sapere.
I toni usati sono stati forti, nella discussione da parte di altri si è arrivati alle minacce e tutto questo è raccapricciante, mi chiedo se la Veterinaria che subiamo non sia frutto anche di questi modi, di questi veterinari " non colleghi ", tutti voi avete le armi logiche per giudicare, e se la pensate diversamente non vi considererò " nemici", ma se pensate che il Sivelp abbia fatto ed abbia fatto bene, mi farebbe piacere avervi nella famiglia anche per gratificare tutto questo lavoro.
Avio Tolot- responsabile provinciale e membro segreteria nazionale SIVeLP
www.sivelp.it

Mi pare che la lettera di Avio dica tutto. ANMVI ha perso un'ottima occasione per tacere. Mi sembra corretto anche il commento di un farmacista . Adesso ANMVI dice che Federfarma "chiede un incontro". Gli crediamo, anche se i toni da "loro chiedono a noi" sono sulla falsariga di quello già da me descritto, e la lettera originale non viene pubblicata, chissà come mai. ANMVI ha fondamentalmente insultato i farmacisti.

In ogni caso la fondamentale incapacità comunicativa di ANMVI, che si presenta sempre con toni un po' spocchiosi, direi anche presuntuosi, rischia di fare danni, come quelli denunciati dal Collega Tolot. Gli imbecilli non sanno riconoscere la discussione dal litigio.

La comunicazione di ANMVI è sempre trionfalistica, assolutistica. Non ci trovi mai un condizionale, non dico un dubitativo ma almeno un'apertura alla riflessione, al ripensamento. Il mondo è sempre bianco o nero, amici o nemici, il giusto sta sempre da una parte sola. tutto viene declamato come da Wanda Osiris sulla scala.

ANMVI non scrive, proclama. Sembra sempre di sentire il tamburino che rulla: "Udite, udite!".

Mi piace, Avio, il tuo invito ad una politica veterinaria "dal volto umano", "della colleganza", questo grande sentimento che evidentemente ad ANMVI non interessa, più attratta dalla voglia di cazzotti che di ragionamento.

Probabilmente si tratta solo di un'impostazione comunicativa, ma vivaddio, i soldi ce li avete (a proposito, mi scrive un Collega, "ma da dove vengono?", poi ne scriveremo), prendete qualcuno che scriva meglio, più colloquiale, amichevole, un po' meno tronfio, . Oppure voi siete davvero così??


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