5 giugno 2011

Sempre interessante da leggere. FederFauna ed il sottosegretario Martini.

Consiglio a chiunque di leggere regolarmente il sito di FederFauna, l'associazione che riunisce chi, legittimamente, alleva, commercia animali, li "utilizza". Notare che la nostra ipocrita comunicazione, società, sembra quasi voler condannare chi esercita invece legittimamente e direi anche in modo benemerito questi lavori. La disneyzzazione dell'animale presenta sempre l'animale come astruso dall'uomo e dalle sue attività, cosa totalmente sbagliata. L'idea della "natura" come sistema quasi separato dall'uomo e dal suo operato, come madre benigna di cui l'umano sarebbe figlio degenere è purtroppo troppo diffusa.

Oylem Goylem, il mondo è stupido. Ma leggere Federfauna fa bene, è un bagno di realtà, concretezza, purificatore dalla melassa del politicamente corretto, per cui non bisogna mai disturbare nessuno, mai attaccare, mai giudicare, è tutto uguale. Non è così, fortunatamente, e Federfauna lo testimonia.

Ovviamente il Sottosegretario Francesca Martini, che già come immagine sembra uscita da un film di Walt Disney, ricorda la fatina dei cartoni animati, e anche come politica mi pare segua la disneyzzazione degli animali, è ottimo bersaglio per FederFauna.

L'argomento è comunque interessante. L'anagrafe felina, sulla quale è stato fatto il pasticcio Easypets-Marabelli, e sul quale FederFauna commenta l'interessante retroscena. Nulla da eccepire. L'affare Easypets-Marabelli è una colossale palata di palta da ingoiare per tutti: una spiegazione che non è minimamente soddisfacente, dubbi a gogò, adesso una clamorosa retromarcia fatta dalla nostra fatina Martini. Davvero, siamo al limite, alla decadenza del governo, alle brutte figure fatte senza un minimo di vergogna. Il tutto mentre i compartecipanti alla commedia nemmeno ci spendono una riga sopra. Mi sarebbe piaciuta un'intervista di Marabelli, esplicita, aperta, non reticente. Analogamente dei chiarimenti da parte della società Easypets, di ANMVI, espliciti, completi, a disposizione di tutti. Fatevi intervistare da me, rispondete alle mie, di domande. Niente, l'unica strategia è "non parliamone e vedrai che se ne dimenticano, ingoiano tutto. Dice Gramellini su La Stampa che "il vero tratto distintivo di questa casta di macchiette non è più nemmeno l’incompetenza. E’ la mancanza di vergogna.". Verissimo, e tutta la vicenda Easypets lo conferma.

Grazie a FederFauna che ci aiuta a ricordare e a pensarla diversamente.

Posso permettermi un suggerimento? Riposizionare eticamente chi "commercia", utilizza animali, dagli allevatori ai commercianti, ai circhi, al mondo equestre, è fondamentale. Se non lo si fa, si va sempre peggio. Che Federfauna inizi un movimento etico di tale genere. Ma ne scriverò oltre.

Nessun commento: