La notizia è che il Senato ha detto sì all'aumento del contributo integrativo, attualmente al 2%. In sostanza, sulle fatture, se la Camera confermerà il parere positivo, tale contributo potrà essere aumentato fino al 5%. Di per sé, non mi dispiace l'idea. Troppo spesso i veterinari pagano "loro" il contributo, e non il cliente. Al posto di farsi pagare 51 euro ne incassano 50 e ce lo rimettono loro. Magari per 2,5 se lo faranno pagare.
Ci sono comunque altri problemi. Come si farà per le ASL che hanno vinto il procedimento giudiziario e NON applicano il contributo integrativo? Aumenterà quest'area di diseguaglianza?
Mi pare che la proposta di destinare una parte cospicua, se non la totalità, del contributo integrativo ai montanti individuali sia l'unica possibilità, per evitare il vantaggio dei soliti furbi...
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3 commenti:
Ma la notizia riguarda solo le casse che usano il metodo contributivo per liquidare la pensione, non l'Enpav.
No, la notizia (di per sé abbastanza embrionale, a dire il vero) riguarda tutte le Casse. Anche se non è detto che interesserà poi effettivamente l'ENPAV. Si vedrà. Invece i problemi delle ASL o Enti diversi che non applicano il contributo integrativo sono purtroppo molto attuali.
Grazie,
corrado
Mancuso stesso però ha detto dando la notizia "nonostante io appartenga ad una cassa non coinvolta dagli effetti del decreto..." riferendosi all'Enpav.
Resta certamente il problema di chi il contributo non lo appplica tout court!
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