In tutta la fuffa dei 150 anni, qualcosa di sano: La Stampa chiede ai suoi lettori di creare 150 proposte concrete per celebrare l'Italia. Ne escono richieste molto simili a quelle che si possono fare per la veterinaria: meno burocrazia, limite elettorale di due mandati, un Paese più semplice.
Dovevamo aspettarcelo, non è che la veterinaria sia un settore staccato dal Paese. E', nel suo settore pubblico, un settore sofferente degli stessi mali degli altri apparati: assunzioni gonfiate, norme astruse e confusionarie, burocrati a gogo. Mica potevamo avere una veterinaria svizzera in Italia, no?
Magari fate anche voi le vostre proposte per il nostro settore: mandatemi 5, 10, 100 proposte per cambiare l'Italia della veterinaria. Che siate professionisti, che siate utenti o clienti, fate le vostre proposte. Proviamoci, almeno.
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