18 dicembre 2008

Le razze sofferenti. Un concetto da imparare. Oltre a quello di podcast.

Ho più volte dichiarato la mia stima e apprezzamento per il Collega Pasqualino Santori. Ha sempre esposto concetti di cui gli altri parlano dopo dieci anni, se va bene. Ma anche allora non li capiscono.
Ora approccia (in realtà diffonde, ma è da molto che ne parla) un concetto per molti ignoto, ma importante: le razze sofferenti.
I cani soffrono. E spesso soffrono a causa di chi li alleva, e magari con inconsapevole crudeltà li fa soffrire. La selezione genetica fa esplodere le sofferenze genetiche.

L'argomento è enorme, ed importante, e perchè no, pure interessante per il parallelismo in medicina umana. Ne trovate qualcosa su tgcom, che riprende un articolo del Corriere. Vorrei far notare come un commentatore del Corriere dica "Era ora".
La formazione, la sensibilità, la preparazione, l'interesse dei veterinari per la Bioetica, sono pressochè nulli. Molte volte confondiamo la Bioetica con una nostra "morale", cosa ben diversa. I nostri clienti dicono invece "Era ora".
Pasqualino Santori ha secondo me il grosso limite di essere refrattario alla "tecnologia", al nuovo che ormai non è nemmeno più così tale. Io lo vedo come persona ideale per scrivere su un blog, ma non lo farà mai, purtroppo. Anche i testi del Comitato, che comunque consiglio, sono limitativi per lui. Ce lo vedo molto meglio a scrivere con costanza, magari per piccoli post, ma che affrontino un argomento con completezza. Ma non accadrà, purtroppo.
Ieri, con un convegno in Vicolo Valdina, si sono celebrati i 10 anni del Comitato Bioetico per la Veterinaria, parlando appunto di razze sofferenti. Spero che almeno Radio radicale poi diffonda in podcast il convegno, ma non so.
Mi auguro che il convegno sia proficuo, ma penso che sia anche il momento che le istituzioni veterinarie utilizzino di più e meglio le nuove tecnologie per dare diffusione agli argomenti. Podcast, dirette web, chat con gli iscritti. Sono cose semplici, di grande efficacia, nessun costo, enormi vantaggi.
Altrimenti anche il convegno di oggi rimarrà un convegno. Ormai ne abbiamo visti tanti. Spero vivamente che non sia così. Sarebbe molto semplice mettere gli mp3 degli interventi sul sito FNOVI, consentirne l'accesso a tutti. Basta un registratore che costa 100 euro, nient'altro.
Ah, dimenticavo: per chi si occupa del Comitato Bioetico: cambiate il sito!! I testi sono addirittura riportati come immagini, per cui Google nemmeno li indicizza, i contenuti sono minimi, modesti, non utili.
Non basta produrre le idee, bisogna anche saperle diffondere. In questo il Comitato è purtroppo carente. Auguri per un miglioramento, che darebbe vantaggi a tutti.

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