Troppo spesso ci dimentichiamo che il farmaco veterinario è fonte di responsabilità sia civili che penali e morali. Il farmaco può essere veleno. La Xilazina, un sedativo comunemente utilizzato in veterinaria, la tilcomisina, un antibiotico di uso comune, possono essere (ed in alcuni casi lo sono stati) mortali in tempi brevissimi, in seguito ad iniezioni, accidentali o omicide. Molti altri principi attivi possono essere comunque tossici.
Solo la consuetudine ce li fa vedere come "acqua colorata", ma non lo sono. Io, e chiunque altro lavori di routine con i farmaci, tengo a volte la siringa in bocca, o in tasca. Anche con la protezione, ma non basta.
I farmaci veterinari possono essere molto pericolosi, più di quelli umani. Sarebbe un altro discreto motivo per contrastarne il mercato illegale, ma su questo sappiamo già che l'impostazione italiana è per aumentare i registri, piuttosto che veramente andare a fare i controlli.
Alcuni suggerimenti, per tutti gli operatori:
- non tenete una siringa, anche ad ago coperto, in bocca
- nemmeno in una tasca
- appoggiatela in un posto sicuro, se non la usate immediatamente. Un secchio è una buona idea
- non datela mai in mano a bambini
- il contenimento dell'animale deve essere adeguato e sicuro. Non operate se non in sicurezza, per voi e per gli altri
- se siete veterinari, non lasciate farmaci potenzialmente pericolosi in giro e nemmeno distribuite flaconi o dosi da somministrare.
Gli infortuni non sono solo quelli industriali, ricordate!
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