
Mah, per certe battaglie della veterinaria potremmo pensarci.
Arnold Schwarzenegger, Governatore della California, ha proposto, visto lo stato di dissesto del bilancio, di mettere una tassa, che potremmo paragonare all'IVA, sulle prestazioni veterinarie. Del 9%. In Italia è del 20.
Apriti cielo. La California Veterinary Medical Association sta lanciando un'operazione di protesta contro l'introduzione di questa tassa: scrivi al Governatore, ai clienti, insomma, una classica mobilitazione, anche se con poche speranze.
Io non sono mai stato così scaldato sulla battaglia per la riduzione dell'IVA, anche se ne riconosco qualche fondatezza. Riassumiamo la situazione: fino a circa 15 anni fa sulle prestazioni veterinarie NON si applicava l'IVA, considerandole come le prestazioni mediche. Venne poi introdotta, e con l'aliquota del 20%.
Indubbiamente pesa molto sul conto finale, per diversi motivi tecnici. Ma non so, forse perchè io ho provato il periodo in cui non c'era l'IVA, non è che mi spaventi più di tanto l'IVA. Invece parte della Veterinaria si appassiona molto al miraggio della riduzione di questa imposta.
Forse su di me pesa l'idea che se anche l'IVA venisse abbassata, alla categoria non ne verrebbe in tasca molto. I veterinari sono specialisti in battaglie che poi non portano nessun vantaggio se non ad altri.
Non penso che i proprietari utilizzerebbero di più i servizi veterinari se costassero di meno. Certo, 20% su un intervento chirurgico è molto, ma se i livelli dei prezzi sono così scandalosamente bassi come quelli attuali, non è che cambi tanto. Su 80 euro, fa 16, in fondo, mica così tanto.
Ma solo una piccola opinione. Comunque per l'ipotesi di votare Schwarzenegger, adesso ci penso.
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