Mario Draghi, Governatore della Banca d’Italia: “difficile situazione congiunturale”
“Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia :”Rischiamo un altro ’29.”
“Se l'inflazione sale si deve sacrificare la crescita”, Mark Zandi (Economy.com)
“La ripresa del mercato azionario è stata breve ed apparente”(Nouriel Rubini docente di economia, New York University)
Ben Bernanke, Presidente della Banca Centrale USA: “Restano a rischio crescita e mercati”
Jean Claude Trichet, Presidente Banca Comune Europea: “L’inflazione resterà elevata più a lungo di quanto previsto”
Pierluigi Bernasconi, Presidente Mediaworld :”Sono pessimista sul futuro dell’economia….riduco tutti i costi che è possibile cambiare. Per esempio, ho notato che gli scontrini dei nostri negozi erano lunghi quasi 20 cm. Li ho fatti tagliare a 10, così risparmiamo in un anno..”
La Stampa: “Il 2008 è da profondo rosso”
Gianni Mancuso, Presidente ENPAV: “Gli enti previdenziali hanno maturato esperienze importanti, di reale autonomia e che spingono all’ottimismo.”
Tullio Paolo Scotti, Vice Presidente ENPAV: "sembrerebbero allontanarsi spettri recessivi sulle economie internazionali...E’ presumibile che il punto di minimo si sia già visto"
Giuseppe Zezze, Delegato ENPAV: “l’assetto previdenziale e solidaristico dell’Ente poggia su basi solide e consente di guardare al futuro con immutato ottimismo.”
Dire in controtendenza è poco. Da sempre la comunicazione dell’ENPAV è sempre stata, da che me la ricordo, di tipo rassicurante. Figuriamoci oggi, che è disponibile la Pravda di categoria, i “30 giorni”. Ma se continui a rassicurare qualcuno, vuol dire che qualche motivo di preoccupazione c'è.
Peccato che utilizzando gli utili strumenti del sito dell’Ente, simulando le nostre pensioni, si vede come i soldi, pochi o tanti, ma che abbiamo versato, e tutti sappiamo come ci siano pesati, si tramutino poi in pensioni irriverenti.
Certamente, esiste un folto gruppo di sfigati che hanno pagato in lire e si ritroveranno pensioni in euro, con un’ovvia svalutazione reale.
Anche aderendo alla pensione modulare, il problema permane. Ricordo anche come il discorso, inespresso ma reale, della pensione modulare, sia “Con quello che avete pagato la pensione non l’avrete, o ci aggiungete di vostro o niente”.
Mi rendo anche conto che i problemi non siano solo di gestione, ma legati all’economia ed al suo andamento.
Ma vorrei due cose:
- che non si giochi con i numeri. Ad ogni piè sospinto leggiamo di come il patrimonio dell’ENPAV sia aumentato. Grazie pirla, ci credo che aumenta: aumentano gli iscritti ed i pensionati non sono ancora aumentati (la famosa “gobba” delle pensioni non è ancora arrivata). Che ci siano due pagnotte, mentre l’anno scorso erano 1,5, non vuol dire niente. Diciamo piuttosto quanto rende la nostra farina e magari avremo un numero più sensato.
Che non si parli del patrimonio, ma piuttosto dell’utile di esercizio in percentuale sul patrimonio. In altri termini, quanto hanno reso, al netto delle spese, i nostri soldi. Questo è l’unico dato che serve.
- che si prendano provvedimenti responsabili. La dichiarazione del Presidente di Mediaworld, la catena di negozi, è emblematica. Va a vedere di risparmiare sulla carta degli scontrini. Magari non cambia l’esito, ma mi pare un comportamento responsabile.
Questo vorrei: responsabilità, trasparenza e comunicazione. Solo questo blog ha pubblicato gli aumenti degli emolumenti ENPAV. Che secondo me dovrebbero essere invece correlati all'utile prodotto con i nostri soldi. Se tu fai guadagnare me, va bene, prenditi gli emolumenti che vuoi, ma l'utile deve esserci.
Che si attui una politica di etica diminuzione dei costi, ad ogni livello.
Che le riforme non siano solo "quanto diminuiranno le pensioni", ma ad esempio quanto potremmo risparmiare con un unico Ente di gestione delle Casse privatizzate, l'adesso inutile ADEPP. Insomma, al posto di dare emolumenti per 100 Consiglieri, Presidenti, per migliaia di amministrativi, passare a diminuirli del 90%. E' chiedere troppo?
E che si smetta con articoli che a volte sconfinano anche nell'imbarazzante, quando non nel ridicolo. Sembra di vedere il telegiornale di Emilio fede.
Che poi 30 giorni sia la Pravda, ci avviciniamo.
Siamo giunti, a maggio, a parlare del "buon timoniere".
A quando "Il Grande Timoniere", in ricordo del Mao Tse Tung? Stiamo rimpiangendo qualcuno?
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