Se non fosse che ci siamo in mezzo noi, la querelle dell'anagrafe equina sarebbe un grande giallo a puntate, con mosse, contromosse, colpi di scena.
Solo che la sta scrivendo qualche scrittore pazzo, certo non Rex Stout. Ma della follia più insana, non quella benefica di Artaud. Quella pecoreccia de noantri.
Almeno questo nuovo passo mi pare invece chiarificatore, corretto.
E' stato pubblicato il regolamento CE sui metodi di identificazione degli equidi n. 504, che aggiunge cose interessanti. Una delle principali è che all'articolo 4, paragrafo b, si afferma esplicitamente che il documento di identificazione è rilasciato anche da "...un'associazione...che gestisca cavalli per competizioni e corse".
In sostanza, in Italia, anche la FISE.
Ora, non è che io abbia poi tutta questa simpatia per la FISE. Ne conosco bene i limiti, direi pure l'ingordigia. Ma la chiarezza è sempre positiva, e la concorrenza pure.
Il sistema Anagrafe equina-APA si è avviato nel peggiore dei modi, con avidità, poco spirito di servizio, molta burocrazia e confusione. Che si sia chiarito un punto fondamentale, che ci sia una concorrenza basata sull'efficienza, è l'ultima speranza che ci rimane.
Dobbiamo dirlo, le APA si sono basate molto su una potenza politica che la Federazione Sport equestri invece non ha, o non ha più.
Cosa capiterà ora? La FISE ha riacquisito esplicitamente un diritto, che probabilmente farà rispettare. Quello di emettere libretti validi non solo come documenti sportivi, ma pure come documenti di identificazione.
Inutile fare ad oggi previsioni di mosse di questo o quello. Vedremo. Ma soprattutto, che si abbia grande informazione obiettiva. Questa è un'altra esigenza negata.
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