27 febbraio 2008

Cornuti e mazziati. Il forfettone.

Scusate il ritardo. Sono stato un po' impegnato, ma ci sono.
Giusto per dirlo subito. Io il governo Prodi non l'ho votato. Avrei però apprezzato una politica liberale e anche di sinistra "vera", perché no. Il governo passato è stato invece dilaniante, fomentando lo scontro tra dipendenti e popolo delle partite IVA, facendo vedere l'evasione fiscale come il vero problema, mentre lo è solo in parte, dimostrando un vero e proprio accanimento contro gli autonomi.

La realtà degli autonomi non viene invece colta. Troppo spesso vengono visti come privilegiati, mentre in molti casi, più di quelli emergenti, soprattutto i neolaureati (termine che ora dobbiamo riferire ad almeno 10 anni di lavoro), vivono un vero e proprio sfruttamento.


Ma non voglio parlare di questo. Questo governo si potrà anche ricordare per una cosa giusta fatta, ma realizzata male. O che poteva essere realizzata meglio. Il regime dei minimi, il "forfettone". Per chi non ce l'ha presente, una semplificazione della contabilità, una riduzione degli oneri a carico. Una cosa positiva, probabilmente non così conveniente, ma comunque interessante. Perché va nel senso giusto, quello di una diminuzione della burocrazia fiscale, della diminuzione del peso di quella vergogna applicativa che sono gli studi di settore, di un miglioramento del rapporto contribuente-erario.


Personalmente, non rientro nei parametri richiesti, perchè il mio fatturato eccede la somma massima possibile per entrare nel regime dei minimi. Amen.

Ma sarebbe corretto che in anche per chi non rientra nel regime dei minimi scattassero delle semplificazioni. Invece niente.


Il solito consiglio pratico: per chi può rientrarci, aderite. I commercialisti in qualche caso remano contro, ma non badateci. Anzi, contrattate con loro un nuovo tariffario semplificato. Assolutamente.


E un'altra cosa: si paventa il problema delle due parcelle, con l'IVA e senza, della disparità dei clienti, che vedrebbero un professionista con parcelle aumentate del 20% e altri no.

NON diminuite le vostre parcelle. Pagate più tasse, ma non diminuitele, ovviamente. Dal punto di vista del pricing sarebbe una follia. Potete invece dividere con il vostro cliente i vantaggi ricevuti, ma nel senso di migliorare i servizi, non diminuire i prezzi. Mai. Un'economia forte non è quella dove tutti possono permettersi la Trabant, ma dove tutti possono permettersi la Ferrari. Il problema dell'economia italiana non sono gli autonomi, ma i bassi redditi del lavoro dipendente, che hanno subito pesantemente gli effetti dell'euro.

Per inciso, notatelo: nella campagna elettorale in corso non si parla di autonomi. Di imprese, di dipendenti, ma non di autonomi. Eppure, in molti, tantissimi casi, anche per gli autonomi ci sono situazioni di sfruttamento, di povertà, pure. Ma le partite iva sono i nuovi appestati. Difenderli significa sporcarsi. Nessuna forza politica si vergogna di difendere apertamente, come categoria, i dipendenti pubblici, i ministeriali, i giudici, qualunque componente della società. Mai, gli autonomi. Ma proprio mai. Com'è possibile??

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