13 agosto 2007

Il Paese dei rompicoglioni.

Non solo nella veterinaria, ovviamente. In Italia chiunque abbia un minimo, ma proprio minimo, misero, poterino, emana leggi, leggine, regolamenti, divieti, circolari, protocolli, raccomandazioni.

Lo abbiamo visto in questi giorni agostani: divieto di sedersi per strada o di mangiare un panino o riposarsi su una panchina.

Una prima osservazione. Questo è il paese dei rompicoglioni, non la culla del diritto. La parodia pure delle dittature. Questi non sono divieti. Sono idiozie.

Una seconda. I divieti idioti portano a giudici, a controllori teneri. Per fortuna, da un punto di vista, ma per disgrazia da un altro. Perché creano i piccoli kapò, i vigili che dicono "per questa volta.." e ti sembra che ti stiano facendo un favore, e gli dici grazie, ma in realtà lui sta facendo il bene suo, non il tuo.

Perché si è creato un potere illegittimo.

Questo capita anche negli Ordini. Regolamenti severi,poi applicazioni tenere e paterne, che diventano in qualche caso anche complici.

"..la clemenza è un attributo imperiale.." (J.L. Borges, Storia universale dell'infamia)

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