8 giugno 2007

Precisazione. L'effetto pallanuoto.

Io non sono convinto che la concorrenza sia la regina del mercato. Non sono convinto che sia sempre vantaggiosa. Può avere risvolti negativi.
So per certo che il blocco della concorrenza è dannoso. Soprattutto per chi la pratica, ma anche per gli utenti.

Perchè è una morte economica, ma soprattutto professionale. La concorrenza viene temuta dai peggiori. Sono i peggiori (in termini economici marginali) che ne hanno paura. Se il mio prodotto è forte, è buono, le mie capacità sono valide, la concorrenza non mi farà paura.

Se non ho avuto capacità di migliorarmi, sotto l'aspetto professionale, ma anche manageriale, di comunicazione, allora ho tutto l'interesse a spostare il piano della concorrenza. E purtroppo lo sposterò solo su quello dello sconto, o peggio ancora.

Il problema non è la concorrenza, sono le regole. Che devono essere certe, sicure, efficaci, sensate e applicate.

Il mondo dei professionisti è come quello della pallanuoto, sport che non ho mai praticato, ma mi si dice che dalla cintola in su è tutta correttezza e regolarità e affermazioni di eticità, dalla cintola in giù sono solo calci nelle palle..
Se siete un professionista, iniziate ad amare la concorrenza come metafora sportiva, dello sport migliore, quello non truccato. Vi aumenterà l'autostima, la prima dote, oltre all'entusiasmo, per fare i liberi professionisti e guadagnarci da vivere. E' un utile esercizio. La concorrenza fa bene a voi, innanzitutto, se vi spinge a pensare come poter fare meglio. E perchè no, a guadagnare di più. Pensateci. Questo solo fatto vi farà bene.
Iniziate a pensare che non volete giocare sempre come vi dicono i Moggi della veterinaria.
O di ogni altra categoria, probabilmente il moggismo c'è dappertutto.

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