Un'altra lezione di marketing dalle cose della vita.
Oggi mi trovavo ad una manifestazione, dove era presente un piccolo banchetto che esponeva una macchina da caffè di quelle a cialda, che fanno il caffè, il cappuccino o cose simili. Normalmente, o le compri oppure te le danno in comodato gratuito d'uso, a patto che tu compri abbastanza cialde.
Penso che conoscerete tutti sia la macchina che la situazione.
I due venditori, un po' tipo il gatto e la volpe, mi avvicinano, complice anche il fatto che tutto sommato dovevo ingannare il tempo. Mi descrivono la macchina e io vado poi direttamente alla domanda fondamentale, chiedendo quante cialde dovevo acquistare per avere la macchina in comodato gratuito, come reclamizzato sui fogli del piccolo banchetto.
La risposta è stata perlomeno sconcertante, nel senso che mi è stato detto sostanzialmente "non lo so, non lo ricordo ".
Cosa francamente impossibile, se sei un venditore, anzi il venditore che poi mi dovrebbe contattare per la successiva dimostrazione, non puoi non sapere questo dato che è estremamente importante.
Mi è stato anche detto "per apprezzare la macchina deve assaggiare il caffè ". Adducendo il fatto che però ci trovavamo vicino ad un bar, questo caffè non mi è stato fatto provare.
Come vedete, iniziamo male.
La chiarezza è ormai una dote essenziale. Noi parliamo spesso del consumatore come se fosse una realtà stabile dal dopoguerra ad adesso. Ma non è più così. Il consumatore è un'entità culturale, siamo tutti noi.
Abbiamo conosciuto le vendite a rate, i venditori astuti, le televendite, Wanna Marchi, Striscia la notizia, su di noi sono passati tutti, dal multilevel al "client get client ". Il consumatore è ora un animale cauto. Non è che non abbia più soldi. Non ritiene più accettabile l'essere ingannato. Vuole chiarezza, apertura, trasparenza da subito. È inutile che cerchi di strapparmi un appuntamento per poi piazzarti in casa mia e non uscire più sino a quando non compro.
Devi fornirmi subito il materiale informativo, le informazioni, la possibilità di scegliere. Per offrirmi un caffè non puoi farmi perdere del tempo. Il mio tempo è estremamente prezioso, fosse anche per andare a giocare a carte al bar. Siate sempre chiari, trasparenti, aperti. È la regola numero uno. Il nostro cliente, il consumatore chiede questo valore, che non era tale forse 40 anni fa, lo è diventato adesso, e forse è il primo valore richiestoci.
Ne potrebbe venir fuori anche una lezione per i venditori di truffe, come il gatto e la volpe. Fatevelo dare subito, se siete dei venditori di questo tipo, il numero di telefono. A me veniva da ridere, e spero che non diano troppo fastidio, al numero telefonico che ho dato, totalmente inventato, chiedendo di poter andare a fare la dimostrazione della macchina da caffè. Mi piacerebbe proprio sapere che cosa gli diranno...
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