17 febbraio 2007

Partecipate "previa conferma"

Si è svolto il 15 ottobre a Cremona un convegno ANMVI dedicato alle prospettive di riforma sia della deontologia, con la partecipazione del Presidente FNOVI, che della previdenza veterinaria, intervenendo il Presidente Lombardi.

Fin qui, la notizia, di per sé interessante e testimone di un apparentemente meritorio dibattito. O meglio, più che apparente meritorio, apparentemente dibattito.

Sicuramente meritorio è l'impegno dell'ANMVI nell'organizzazione di questa giornata. Quello che ci stupisce è il fatto che tanto la FNOVI, quanto l'ENPAV, due enti che vivono dei soldi versati dai veterinari, non abbiano sentito il bisogno, direi il dovere, di organizzare un evento simile, anche migliore, a casa propria, la casa dei veterinari, non a casa ANMVI, la casa di Cremona.

Ci domandiamo perché questi due enti, in un momento estremamente delicato quale quello seguito al decreto sulle liberalizzazioni, per la FNOVI, come quello che precede il cambiamento della previdenza veterinaria, nel caso ENPAV, non facciano niente per strutturare un vero e proprio dibattito corretto.

Certamente, "previa conferma", tutti i veterinari potevano partecipare all'evento di Cremona, dove saranno stati ricevuti da ANMVI tramite la propria struttura. Ma non è così che si fa il dibattito, tanto più quando è esistito un forte contrasto tra ANMVI e molte altre componenti della veterinaria al momento dell'elezione del Comitato Centrale.

Insomma, andare a litigare a casa di altri non mi sembra il caso. La casa dei veterinari, e ripeto, anche perché pagata da noi, è quella delle istituzioni. Perché non si è fatto niente? Perché si è preferito andare a discutere a Cremona invece che discutere nelle sedi che ben prima di quella prestigiosa sede dovrebbero essere interessate?

Non nascondiamoci dietro un dito: il fatto è che esiste in pratica un'identità, qualcuno potrebbe anche dire una dipendenza, tra ANMVI e le nostre istituzioni. Ormai non c'è più nemmeno una foglia di fico a nascondere questa realtà, e cioè che esiste una pressione dell'ANMVI sulla FNOVI, forse anche sull'ENPAV.
Secondo me il problema è che esiste un conflitto di interessi, essendo tale associazione fortemente legata ad una struttura che fornisce servizi alla veterinaria, quali l'organizzazione di congressi, la vendita di libri, la fornitura di prestazioni diverse. Per carità, gli interessi devono essere corretti, legittimi, trasparenti. Ma non va bene, visto dal punto della collettività.

Quello che chiediamo qui è che o ANMVI fa un passo indietro, evitando di estendere il proprio dominio sulle istituzioni, o le istituzioni devono saper fare rispettare il loro ruolo, non mettendosi alla coda di Cremona, ma rimanendo alla testa dell'Italia.

Diversamente, dovremo dobbiamo avanzare molti dubbi, una seria ipoteca su quelle che dovrebbero essere le nostre riforme. Ci vengono dubbi sulla discussione. Se la discussione si svolge a Cremona, che garanzia abbiamo che sia interessata tutta Italia ? Se la discussione è ristretta, come in effetti è, come possiamo pensare che possa dare esiti che vadano bene per tutti i veterinari italiani?

Bisogna risvegliare una voce di protesta, di opposizione, che riconosca i meriti di chi lavora, ma tuteli anche i diritti di tutti, evitando che si creino delle situazioni poco chiare, addirittura qualche volta anche scure.

È forte e primo compito di chi ha ottenuto il voto come rappresentante nelle istituzioni veterinarie di difendere tutti, di non mettersi in situazione nelle quali non ci sia una limpidezza che è tanto più necessaria in questi momenti, i momenti di crisi, momenti di doverose riforme.

Non occorre, non si deve aspettare di essere invitati alla discussione. Occorre crearla e stimolarla, ospitando i veterinari a casa loro, senza che debbano dare "preventiva conferma".

1 commento:

Anonimo ha detto...

C'è una mancanza di discussione totale. Sono un neolaureato, e nessuno ci informa dei problemi della categoria. Siamo sempre costretti ad ascoltare le solite voci. Mi fa piacere che ci sia una voce come questo blog. Ti scrivo anche in privato. Ciao.