2 marzo 2014

Anche dalle sparate di Berlusconi la veterinaria (e la politica) possono imparare qualcosa.

Silvio Berlusconi ha evidentemente detto una cretinata parlando del "il veterinario gratis per tutti gli anziani", ma una cosa gli va riconosciuta, quella di aver capito il grande valore dell'animale per gli anziani, cosa che la politica non ha invece capito, ma a dire il vero nemmeno la veterinaria.

Mi dà lo spunto per parlarne un bell'articolo del "The New Yorker", la prestigiosa rivista letteraria, scritto da Roger Angell, per molti anni commentatore e scrittore sul baseball.

Angell ha ora 93 anni, e descrive nell'articolo la sua vita di superstite all'età, ai lutti familiari, alle malattie e agli acciacchi. Descrive la sua felicità nonostante tutto, le gioie difficili ma forse per questo più apprezzate degli anziani, parola ora desueta ma che lui usa esplicitamente.
Descrive le sue lacrime per Harry, un fox terrier morto in seguito ad un incidente, lacrime unite a quelle per la morte della figlia (suicidatasi a 63 anni).

Notare la foto dell'autore con Andy, un altro fox terrier, e le parole di ricordo ancora per un altro cane, un Labrador che ricorda affettuosamente.

La compagnia degli animali, importante per gli umani in generale, può essere di

  grandissimo aiuto per le persone anziane, 
forse uno dei supporti più importanti 
per una classe di età sempre più 
estesa nella nostra società


L'animale gioca comunque e invita all'attività all'anziano, lo stimola intellettualmente e fisicamente, gli dà un motivo di interesse, di attenzione alla vita, gli fornisce compagnia, gioco, affetto, anche quando questi aspetti sono scarsi nelle lunghe giornate in casa.

Gli animali sono una risorsa funzionale, poco costosa, efficace per l'assistenza alle persone di età avanzata. La veterinaria fa poco per diffondere questo concetto, non realizza progetti concreti destinati a questo aspetto, anche se concretamente ogni veterinario agisce aiutando e supportando la "vecchina" di turno con il suo piccolo e affezionato cagnetto. I veterinari, questi doganieri del rapporto uomo-animale, piazzate nel territorio di confine tra le diverse specie, vivono concretamente e quotidianamente queste importanze, però non lo sanno far capire al mondo. Ho visto progetti per diffondere gli animali nelle carceri, diffondere l'educazione per i proprietari di animali, ho visto rivendicare l'importanza della veterinaria nella filiera delle carni o "per la salute dell'uomo", ma non mi ricordo di aver conosciuto affermazioni relative a questi aspetti.

Saper cogliere in anticipo gli aspetti di una società che sta invecchiando e avrà probabilmente ancor più bisogno degli animali come supporto per gli anziani potrebbe essere fondamentale. In questo senso bisogna riconoscere che Silvio Berlusconi ha dimostrato una grande sensibilità politica, un'attenzione a bisogni spiccioli della popolazione, con una concretezza sicuramente da apprezzare.

Che poi l'idea sia male espressa, poco realizzabile, forse menzognera, può darsi. Ma certamente la politica potrebbe affrontare meglio questo problema, agevolando gli anziani nel loro rapporto con gli animali e perché no con la veterinaria, supportandoli nelle loro difficoltà concrete e quotidiane, apparentemente anche piccole ma importanti in una quotidianità difficile. E la veterinaria dovrebbe svegliarsi e mostrare più attenzione alla società e non alle sue beghe interne.

Leggi il bell'articolo ri Roger Angell cliccando qui

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