20 maggio 2011

Etica e Deontologia alla prova. Concretamente, succede qualcosa?

Chissa se succede davvero qualcosa ai tre veterinari, di cui uno docente universitario a Camerino e due liberi professionisti, decisamente coinvolti nelle corse clandestine a Messina? Tra l'altro pare esistano prove concrete, intercettazioni telefoniche, sia pure di doping povero, se gli davano solo calcibolin, non è che ci sia bisogno di giganti della chimica..

O avremo le solite roboanti parole e poi alla fin fine un garantismo apparente, che in realtà è un modo per applicare la giustizia tra colleghi (o meglio dire complici?).

Il Codice Deontologico stabilisce che "Il Medico Veterinario deve rifiutare di prestare la propria attività quando dagli elementi conosciuti possa fondatamente desumere che essa sia finalizzata alla realizzazione di un’operazione illecita".


Ve lo dico io come finisce. Troppi avverbi. Si inizia a dire che "non ero certo della cosa", non lo ero fondatamente, non sapevo se era proprio una corsa clandestina...

E magari si parte con una sanzioncina, poi ricorso e sconto. Nel frattempo, tempi lunghi, tutti dimenticano, nessuno chiede niente, e amen.

E l'Università, farà qualcosa? O si ritiene che sia cosa da niente? O forse meglio avere docenti concretamente impegnati nell'attività "professionale"?

Insomma, tarallucci e vino. Scommettiamo?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ti pare sia successo qualcosa a Cremona per i coinvolti nelle frodi alimentari o nello scandalo del canile? Caro Corrado, i veterinari non sono tutti uguali di fronte agli Ordini, qualcuno è più uguale degli altri.