Non sono così tecnico, ma mi pare interessante l'articolo che commenta la sentenza della Cassazione riguardo a una Collega che non avendo prodotto redditi professionali riteneva di non dover essere iscritta d'ufficio all'ENPAV.
La sentenza le ha dato torto, ma con molte ombre, a leggere l'articolo. A me sembra che come al solito quello che manchi sia l'informazione. Non mi interessa molto la questione in specifico, anche piccolo, ma un reddito professionale lo produco, quindi amen. Ma trovo che piuttosto di averlo letto su un sito internet avrei preferito leggerlo sulla rivista che pago direttamente ("30 giorni") e che invece continua a propinarmi le notizie a senso unico: "Tutto va ben, madama la marchesa!"
Per la Collega, un'altra vittima del sistema retributivo, che vediamo danneggia tutti. Gli unici che ne hanno tratto vantaggio sono quelli ora in pensione che hanno pagato una miseria durante la loro vita contributiva, poi pagata una minima cifra di sanatoria, e ora se la godono alle spalle degli altri.
Alla faccia della solidarietà di categoria. Qui, chi arriva prima, cerca di fregare gli altri. E fino ad adesso ci sta riuscendo.
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